Negli anni l’alimentazione del neonato è molto cambiata e l’allattamento è diventato una situazione confusa.
In passato si allattava prevalentemente al seno, mentre oggi per motivi lavorativi e organizzativi si sceglie di allattare artificialmente.
La scelta dell’allattamento artificiale può essere anche una conseguenza di una scarsa produzione di latte se non addirittura dell’assenza di latte.

In questo articolo osserviamo quando non si riesce ad allattare naturalmente, quali sono i benefici dell’allattamento naturale.
Ti invido a leggere anche la prima parte dedicata all’alimentazione: “Quanto mangia un neonato”
Perché non produco latte?
I problemi più ricorrenti per la mancata produzione di latte sono:
- Cattiva gestione dell’allattamento
- Anomalia della struttura mammaria
- Anomalia del funzionamento delle ghiandole
Durante il periodo di gravidanza è bene partecipare a un corso pre-parto, informarsi sulle modalità di allattamento e come affrontare al meglio l’allattamento.
Esiste anche la possibilità di incorrere in una scarsa produzione di latte, in questo caso viene data indicazione su come gestire l’aggiunta di latte artificiale a quello naturale.
La scarsa produzione di latte può essere causata da un frammento di placenta che non viene espulso con il parto.
La placenta infatti, produce progesterone che inibisce la produzione di prolattina e quindi la produzione di latte.
è bene scoprire le motivazioni di tale problema e risolverle.
Lo stress influisce sulla produzione di latte, un atteggiamento sereno e tranquillo aiuta ad affrontare l’allattamento nel migliore dei modi.
Quanto latte artificiale?
Subito alla nascita il bambino si nutre con poco latte, ma molte volte al giorno.
Sono circa 30ml di latte almeno 6 volte al giorno i pasti in ospedale e aumenteranno seguendo più o meno questo schema:
- 1-2 settimane 60-90 ml 6 volte al giorno
- 1 mese 90-120 ml 6 volte al giorno
- 2 mesi 120-130 ml 6 volte al giorno
- 3 mesi 150-160 ml 6 volte al giorno
- 4 mesi 180 ml 5 volte al giorno

Rimando ovviamente al pediatra la scelta migliore per tuo figlio, in base alla sua struttura fisica e alla richiesta di cibo del bambino.
Stabilire insieme allo specialista la tabella dell’alimentazione del tuo bambino è la scelta migliore.
Primo allattamento
Allattare al seno porta benefici alla mamma e al bambino.
È bene che il contatto tra mamma e figlio avvenga subito dopo la nascita, il posizionamento del bambino sul petto della mamma per un periodo medio lungo aiuta a rafforzare il legame di attaccamento e fa sì che il bambino inizi a cercare il seno in modo naturale.
Compito delle ostetriche è aiutare la mamma a posizionare il bambino nel modo giusto, senza forzare troppo le tempistiche.
Durante la prima poppata sarebbe meglio che il personale medico fosse presente per verificare che l’attacco al seno sia corretto ed eventualmente correggere il posizionamento.
Un allattamento efficace prevede che:
- La mamma sia rilassata e non stanca
- Il neonato sia vicino al corpo della madre
- Il corpo del neonato sia ben sostenuto
- Mamma e bambino si guardino negli occhi
- La bocca del neonato sia ben aperta
- Le labbra rivolte verso l’esterno
- Si senta la deglutizione
- Le suzioni siano lente e profonde
- Favorisce il sonno del bambino
Ciò che invece comporta un allattamento non efficace sono appunto lo stress e la tensione da parte del neonato e della mamma.
Un neonato con la bocca chiusa e la mancata suzione e deglutizione sono segni chiari ed evidenti che bisogna migliorare la modalità di allattamento.
Benefici dell’allattamento al seno

Allattare al seno porta benefici sia nel momento in cui avviene, sia a lungo termine.
Allattare al seno inizialmente può essere doloroso e complicato, ma poi fa stare meglio sia la mamma che il bambino.
Comporta benefici per il bambino:
- Riduce l’insorgenza di gastroenterite
- Protegge da infezioni respiratorie
- Riduce il rischio di sviluppare allergie
- Migliora lo sviluppo corporeo e della vista
- Migliora lo sviluppo dell’intestino e evita blocchi intestinali
- Trasmissione di anticorpi
Benefici per la mamma:
- Il latte è sempre disponibile
- Favorisce il rapporto mamma-bambino
- Aiuta perdere i chili della gravidanza
- Previene il tumore al seno e alle ovaie
- Posticipa il ritorno del ciclo mestruale
- Totalmente gratuito
- Rilassa mamma e bambino
- Diminuisce la probabilità di depressione post-partum
La mamma che non allatta va incontro a difficoltà emotive non indifferenti.
Si percepisce come inutile e le conseguenze di questo stato d’animo portano spesso a incrinare il rapporto tra mamma e bambino.
In questo caso la mamma ha bisogno di sostegno da parte della famiglia ed eventualmente di uno specialista.
Al contrario, dopo un parto difficile riuscire ad allattare il proprio bambino risolleva la mamma e la fa sentire appagata.
È importante imparare a conoscere il nostro bambino e aiutarlo ad affrontare al meglio i primi attimi di vita.
In questo articolo troverai tutte le informazioni che ti servono per conoscerlo meglio: “ Il neonato: i primi attimi di vita come non li hai mai visti”