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Agosto 23, 2021

La situazione pandemica che stiamo in questo momento vivendo è in costante avanzamento: ogni giorno abbiamo nuovi dati e studi che ci permettono di aggiungere i tasselli mancanti per la totale comprensione della questione.

Una delle tematiche attualmente in studio riguarda proprio la vaccinazione contro il COVID e la sua possibile interferenza nell’allattamento.

Attualmente non sono stati riscontrati degli svantaggi nel vaccinarsi in questo periodo, ma gli studi sono diversi.

Sei interessata a scoprire tutti i dati estrapolati dagli studi attuali il merito all’allattamento e vaccino COVID?

Ottimo, allora non possiamo fare altro che consigliarti di continuare nella lettura del nostro articolo, in quanto stiamo per parlarne in maniera approfondita per poterne comprendere alcuni aspetti ostici.

L’importanza dell’allattamento

L’allattamento è uno dei momenti più importanti dei primi attimi di vita del proprio bambino. È fondamentale non soltanto dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista psicologico, visto che rappresenta il momento in cui il bambino ha modo di creare empatia con la mamma.

Vaccino in allattamento

I rischi del COVID

Il COVID ha davvero tantissimi rischi che porta con sé, rischi che sono di migliaia di volte superiori ai possibili effetti collaterali derivanti dalla vaccinazione. Questo in generale e non solo nel momento della gravidanza o dell’allattamento.

Per farti capire cosa intendiamo: prendere il COVID è migliaia di volte più semplice che avere effetti collaterali gravi da vaccino e non solo: quegli effetti sono migliaia di volte più gravi e comuni di quelli che si subiscono dal vaccino.

Come funziona il vaccino?

Per poter esporre la funzionalità del vaccino, occorre prima di tutto parlare dell’importante differenza tra le due tipologie di vaccino attualmente approvati dagli enti ufficiali.

Ci riferiamo proprio ai vaccini a vettore virale, come Vaxzevria (ex Astra Zeneca) e Janssen, oppure i vaccini che sfruttano la potenzialità dell’RNA messaggero. In questo caso parliamo di Pfizer e di Moderna, prodotti negli Stati Uniti.

I vaccini a vettore virale sono quelli più comuni che abbiamo sul mercato: nessuna novità nella preparazione, la quale sfrutta nel caso diVaxzevria un Adenovirus di Scimpanzé, mentre per Janssen un Adenovirus umano, entrambi modificati in laboratorio per poter essere innocui per la salute.

In questa tipologia di vaccino entrambi i virus vengono utilizzati come vettori per poter inoculare una forma inattiva del virus e incapace di causare la malattia di coronavirus, utile però per poter sviluppare una reazione immunitaria.

Per quanto concerne l’RNA messaggero, è una modalità del tutto innovativa che consente di far partire una risposta immunitaria dando al corpo le informazioni necessarie per produrre sezioni della proteina Spike, che è il “pezzo” del virus che si attacca al nostro organismo. In questo caso, il vaccino richiede al nostro corpo di produrre solo la proteina, il virus non è nemmeno presente. Impossibile quindi che causi la malattia.

Contro tutte le Fake news attualmente presenti, l’RNA messaggero non modifica il DNA e non è pericoloso per il corpo.

A seguito di entrambe le tipologie di vaccino si otterrà immunità attiva, cioè prodotta dal nostro organismo, duratura (secondo gli studi che attualmente abbiamo a disposizione, in costante avanzamento, parrebbe superare anche l’anno)

Perché è importante vaccinarsi?

In molti, specialmente negli ultimi periodi, si chiedono qual è l’importanza di vaccinarsi nonostante ci siano alcuni casi di infezione in pazienti che hanno già ricevuto le loro dosi di un qualsiasi vaccino attualmente approvato dall’EMA e dall’AIFA.

Vaccinarsi previene le forme gravi della malattia da COVID-19, evita il decesso e permette a tutti di avere una maggiore protezione anche contro l’infezione: il virus avrà più difficoltà nell’iniziare il suo processo di replicazione nell’organismo.

Per tutti quelli che gridano alle limitazioni della libertà: le terapie intensive strapiene di inizio 2020 sono state il motivo per cui abbiamo dovuto subire un anno e mezzo di lockdown e zone colorate in Italia. Svuotare le terapie intensive grazie al vaccino, che previene l’ospedalizzazione e la morte è ESATTAMENTE il modo in cui la libertà la otterremo indietro.

Insomma, possiamo dire che vaccinarsi non soltanto è un atto di generosità verso il proprio organismo, il quale sarà senza alcun dubbio più protetto verso lo sviluppo dei casi gravi di malattia, ma anche per tutti coloro che ci circondano, in quanto soltanto così sarà finalmente possibile tornare alla vita normale che tutti tanto agognamo.

allattamento e vaccino

Cosa dice la scienza in merito all’allattamento e il vaccino COVID?

Le tematiche più discusse negli ultimi periodi sono sicuramente quelle riguardanti la vaccinazioni nelle donne in gravidanza oppure quelle che stanno seguendo un percorso di allattamento con il proprio figlio.
C’è da specificare che, come indicato anche da tutti i foglietti illustrativi dei vaccini attualmente approvati, gli studi preliminari non sono stati eseguiti su donne in gravidanza oppure in fase di allattamento.

I dati che abbiamo ora a disposizione sono ricavati da donne che si sono sottoposte di loro spontanea volontà al vaccino e non hanno mostrato alcun effetto collaterale.

I dati in merito non sono ancora moltissimi, tuttavia i pochi che abbiamo sostengono che in questo periodo della donna non c’è alcun rischio nel sottoporsi alla vaccinazione, ne per sé stesse ne per il bambino.

Pare scontato che, così come qualsiasi altra categoria, per delle risposte ben definite occorra attendere il termine del periodo di follow-up clinico di due anni dall’inizio della somministrazione di massa.

In ogni caso, mettendo sulla bilancia i rischi del COVID e tutti i benefici che è in grado di fornire la vaccinazione, i vantaggi sono indiscutibilmente superiori.

È scelta personale della donna, quindi, sottoporsi o meno alla somministrazione.

In caso di dubbio in merito alla vaccinazione nel caso in cui si rientrasse in tale categoria dubbia, il nostro ultimo consiglio è proprio quello di rivolgerti al tuo medico di fiducia, nonché ad un ginecologo, in modo tale da poter chiarire qualsiasi domanda che ti turba, decidendo se è il caso oppure no di procedere alla vaccinazione.

Le conclusioni

Siamo così al termine del nostro articolo, in cui abbiamo analizzato nel dettaglio un argomento davvero importante in questo periodo di pandemia: la vaccinazione da COVID-19 in relazione allo stato interessante e all’allattamento.

Sicuramente la strada è ancora lunga, ma ci sono già tante ricerche in atto in questa direzione e siamo certi che i medici e gli scienziati saranno in grado di darti quante più informazioni precise possibili.

Se sei in allattamento o in gravidanza e hai dubbi sulla sicurezza del vaccino o non sai ancora se farlo, la scelta migliore che puoi fare è affidarti agli specialisti che in questo momento ti stanno seguendo.

Ricordati che ti stanno risparmiando decine di anni di studi, esperienze e specializzazioni e se c’è qualcuno di cui ti dovresti fidare, è di chi lavora sul campo.

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Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
Fondatrice di Genitore Informato e ideatrice del metodo Sonno Felice - certificata Sonno Sicuro e Primo Soccorso Pediatrico - supporta i genitori nel loro viaggio dal 2014.

Dott. Severino Cirillo

Laureato in Community Health, è il CEO di Genitore Informato e si occupa di validare l'informazione scientifica del blog e coordinare il team di esperti della redazione, composto da ginecologi, ostetriche, psicoterapeuti e altre figure del benessere e della salute in gravidanza, perinatale e genitoriale.

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