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Ottobre 15, 2023

L’allattamento esclusivo al seno è universalmente riconosciuto come il metodo ideale per nutrire un neonato. Tuttavia, ci sono situazioni in cui l’allattamento misto può essere la scelta migliore per la madre e il bambino. In questo articolo, vi guideremo attraverso tutto ciò che dovete sapere sull’allattamento misto.

Cosa si intende per allattamento misto?

L’allattamento misto, o integrato, è un metodo di alimentazione in cui il neonato riceve sia latte materno che latte artificiale o infusi a base di acqua (dal sesto mese in poi). Questo può essere necessario per vari motivi, tra cui problemi di salute della madre, difficoltà di allattamento o la necessità di integrare la dieta del neonato o un progressivo movimento verso l’interruzione dell’allattamento.

In generale, si procede all’allattamento misto quando si presentano le seguenti situazioni:

  • Mancanza di recupero dalla perdita di peso fisiologica nelle prime due settimane.
  • Ipoglicemia nel neonato.
  • Perdita di peso postnatale superiore al 10%.
  • Oliguria (riduzione della produzione di urina) che dura più di 24 ore, misurabile con meno di 5 pannolini bagnati in 24 ore, dal terzo al quinto giorno di vita (se si utilizzano pannolini di stoffa lavabili, il numero è leggermente più alto, sei-otto, considerando cambi più frequenti).
  • Significativo ritardo della curva di crescita, non attribuibile a malattie concomitanti.
  • Bassa frequenza di evacuazione.
  • Disidratazione.
  • Aumento di peso medio inferiore a 20 grammi al giorno tra la seconda settimana e il terzo mese o perdita di peso inspiegabile.
  • Gemelli
  • Problematiche materne di vario tipo

Sarà certamente il pediatra a indicarti la necessità di procedere con un allattamento combinato, non esitare ad affidarti perché è questa figura che può conoscere con precisione la tua situazione e quella del tuo bambino.

Come si fa l’allattamento misto?

L’allattamento misto può essere avviato in diversi modi. Alcune madri possono scegliere di dare al loro bambino sia le poppate al seno che con il biberon durante il giorno, mentre altre possono alternare i giorni o i pasti. È importante ricordare che ogni bambino è unico e che ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro.

Ricordiamo sempre che, in una situazione normale, sia l’allattamento al seno che quello artificiale andrebbero fatti a richiesta e, quindi, seguendo il senso di fame del bambino. Inoltre, ricordiamo che nei primi sei mesi, il latte non solo rappresenta il nutrimento del bambino, ma anche la sua idratazione. Per questo, visto che non si può dare acqua per i primi sei mesi, è fondamentale che il bimbo riceva abbastanza latte.

Se vuoi indicazioni precise sulla base del tuo bambino, la cosa migliore è chiedere al tuo pediatra.

allattamento misto

Quante poppate con l’allattamento misto?

Il numero di poppate con l’allattamento misto può variare a seconda dell’età del bambino, delle sue esigenze individuali e del tipo di latte che sta ricevendo. Inoltre, c’è da capire se il bambino sta seguendo un percorso di svezzamento o di autosvezzamento e come questo sta andando. In generale, un bambino alimentato con latte artificiale avrà bisogno di meno poppate rispetto a un bambino alimentato esclusivamente al seno.

Questa quantificazione è normalmente semplificata dal fatto che se allatti il bambino al biberon, sei in grado di sapere esattamente quanto latte stai dando, mentre con l’allattamento al seno, a meno di usare il tiralatte, non puoi avere mai la certezza della quantità che stai dando al bimbo.

Quanto tempo deve passare tra una poppata e l’altra con il latte artificiale?

Il tempo tra una poppata e l’altra con il latte artificiale può variare a seconda dell’età e delle esigenze del bambino. In generale, i neonati alimentati con latte artificiale hanno bisogno di essere nutriti ogni 2-4 ore. Tuttavia, come abbiamo detto, è importante ascoltare i segnali del tuo bambino e nutrirlo quando ha fame e non sulla base di tabelle che non potrebbero rappresentare i suoi bisogni. Quelle puoi usarle come linee guida generali per capire quali sono le quantità standard per un bambino di quell’età e di quel peso.

Come regolarsi con l’aggiunta di latte?

Regolarsi con l’aggiunta di latte può essere una sfida. È importante iniziare lentamente e monitorare attentamente la reazione del bambino. Se il bambino risponde bene all’aggiunta di latte, potete aumentare gradualmente la quantità. Inoltre, bisogna anche stare attenti al tipo di reazioni del bambino. Se invece il bambino sembra avere problemi di digestione o rifiuta l’aggiunta di latte, è meglio consultare un professionista della salute, così da capire se cambiare formula o quale soluzione adottare.

Dare l’aggiunta può essere necessario se il bambino non sta aumentando di peso come dovrebbe, se sembra affamato dopo l’allattamento o se la madre ha problemi a produrre abbastanza latte. Se notate uno di questi segnali, è importante consultare un professionista della salute per discutere le vostre opzioni.

Come faccio a capire quando smettere di allattare?

La decisione di smettere di allattare è molto personale e dipende da molti fattori, tra cui la salute della madre, le esigenze del bambino e il comfort personale. In generale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento esclusivo fino a sei mesi e la continuazione dell’allattamento fino a due anni o più se mamma E bambino lo desiderano.

Ricorda che il tuo benessere è centrale: se senti di dover smettere, è giusto che tu lo possa fare nella maniera più serena possibile. Affinché tu possa farlo, abbiamo creato un percorso che si chiama Ciao Ciao Allattamento, che ti permette proprio questo.

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Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
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Dott. Severino Cirillo

Laureato in Community Health, è il CEO di Genitore Informato e si occupa di validare l'informazione scientifica del blog e coordinare il team di esperti della redazione, composto da ginecologi, ostetriche, psicoterapeuti e altre figure del benessere e della salute in gravidanza, perinatale e genitoriale.

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