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Dicembre 2, 2019

In questo articolo affrontiamo un problema molto comune: il bambino non mangia.

“Non riesco a fargli mangiare nulla, se non le solite cose”

“Niente, il mio bambino non mangia niente!”

“Non so più cosa fare, sarà colpa mia…”

“Cosa devo fare per far mangiare il mio bambino? Sto impazzendo!”

Ci sono bambini che mangiano anche le gambe del tavolo e altri che invece non ingeriscono più di un cucchiaino. 

Certo, come gli adulti, anche i bambini attraversano periodi in cui mangiano di più e periodi in cui mangiano di meno, ma la differenza è che il bambino deve crescere e svilupparsi molto velocemente.

L’adulto è tranquillamente in grado di saltare un pasto e poi recuperare al pasto successivo. 

Quando dobbiamo cominciare a fare attenzione all’alimentazione dei nostri bambini?

L’allattamento! 

Bambino non mangia

Sì, l’inizio è proprio la primissima poppata che il bambino fa. 

Solitamente molti genitori con bambini grandi, si chiedono perché il loro bambino abbia un rapporto così difficile con il cibo. 

Be’, per un’attenta analisi si parte proprio dall’inizio, ovvero dall’allattamento. 

L’allattamento deve essere svolto in totale serenità e tranquillità: dev’essere un momento piacevole e senza particolari problematiche. 

Se durante l’allattamento sorgono dei piccoli problemi di attacco o di suzione vanno risolti il prima possibile. 

L’allattamento è fondamentale per unire mamma e bambino in un legame forte.

Nel caso in cui non sia possibile allattare naturalmente, il momento dell’allattamento – anche se artificiale – resta unico e dev’essere altrettanto meraviglioso. 

La fase successiva all’allattamento è anch’essa molto complicata.

Di quale fase sto parlando?

Lo svezzamento

Bambino non mangia

Lo svezzamento, indipendentemente dal tipo di svezzamento che hai scelto per il tuo bambino (classico o auto-svezzamento) dev’essere graduale, ben accettato dal bambino e soprattutto deve tener conto di un fattore: il bambino deve essere pronto a iniziare a introdurre cibi diversi dal latte. 

Sono molti i segnali che il nostro bambino ci invia per dimostrarci che è pronto:

  • stare seduto da solo
  • interesse al cibo
  • si porta il cibo alla bocca
  • ….

Questo e molto altro viene affrontato in dettaglio nella guida che ho scritto per aiutare i genitori a far crescere un buon rapporto tra i propri figli e il cibo. 

Un bambino cosiddetto “difficile” con il cibo è solo un bambino che ha bisogno di trovare il proprio modo per avvicinarsi al cibo, per farlo in totale libertà e con le proprie tempistiche. 

Forzando il bambino o paragonando il proprio bambino a un’altro non si fa altro che aumentare il proprio stress e di conseguenza quello del nostro bambino. 

Ricordati che i bambini percepiscono anche quello che non viene detto a parole. 

Se il bambino non mangia potrebbe non essere ancora pronto, non avere fretta: inizia gradualmente ed eventualmente attendi prima di procedere.

La sicurezza, soprattutto durante l’inizio dello svezzamento, è fondamentale. Ricorda quindi di farti trovare pronto e non rischiare la vita del tuo bambino: frequenta un corso di disostruzione pediatrica. 

I bambini, soprattutto nel primo periodo dello svezzamento, hanno bisogno di interagire con il cibo: saltare questi passaggi importanti significa compromettere il loro rapporto con il cibo sia presente che futuro.

Le abitudini del bambino che non mangia

Il bambino non mi mangia

Introdurre delle abitudini apparentemente innocue, può portare a dei danni a lungo termine di enorme rilevanza. 

Se durante lo svezzamento, per far mangiare di più il tuo bambino lo distrai con il telefono e qualche video scintillante, non potrai poi aspettarti che ami mangiare e che non pretenda ogni volta di avere il telefono davanti agli occhi per mangiare. 

Distrarre il tuo bambino dal cibo con l’uso di:

  • telefoni
  • giochi
  • tv
  • libri

non farà altro che evitargli di focalizzarsi sull’unica cosa su cui dovrebbe focalizzarsi ovvero il cibo. 

Se non impara ad apprezzare il momento del pasto e il buon cibo, come pensi possa mangiare volentieri?

Se non impara a dare valore al cibo e si trova a ingurgitare cucchiaiate dopo cucchiaiate mentre è distratto, come potrà iniziare ad amare il momento del pasto?

Il suo rifiuto del cibo, la continua necessità nel sopperire a questo suo rifiuto, l’introduzione di cattive abitudini, non faranno altro che peggiorare nel tempo fino a diventare insostenibili sia per te che per lui. 

Naturalmente non è colpa tua, si tratta solo di conoscere le migliori modalità e metterle in pratica e purtroppo non ci sono molti posti dove impararle facilmente.

Anche per questo ho realizzato una guida che parte dall’allattamento, passando per lo svezzamento fino ad arrivare al bambino più grande che rifiuta ancora il cibo.

All’interno della guida ho inserito i passaggi fondamentali che ti eviteranno di commettere dei passi falsi e allo stesso tempo aiuteranno a rimediare a qualche piccolo errore del passato. 

Ti parlerò delle cattive abitudini, di quanto sono dannose e come eliminarle. 

All’interno di questa piccola guida ti insegno come far mangiare di più il tuo bambino senza distrazioni e senza problemi. 

Se la desideri o ne hai proprio bisogno, trovi un bottone qui in fondo all’articolo.

Noi ci sentiamo alla prossima.

Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
Fondatrice di Genitore Informato e ideatrice del metodo Sonno Felice - certificata Sonno Sicuro e Primo Soccorso Pediatrico - supporta i genitori nel loro viaggio dal 2014.

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