Una particolare abitudine, presente in diverse culture del mondo, è quella di praticare buchi alle orecchie ai neonati e ai bambini. Per moltissime ragioni questa non è una buona idea e vediamo insieme, in questo articolo, perché dovresti aspettare o addirittura astenerti dal fare un gesto simile.
Da quando si possono fare i buchi alle orecchie ai neonati?
Cominciamo dalle basi: la prima domanda che dovresti porti è “perché voglio farle/fargli i buchi alle orecchie”? Il tuo bambino non nasce con la necessità di farsi perforare i tessuti da oggetti di vari metalli e dovresti cercare di capire perché in questo momento tu pensi che sia una cosa necessaria. In ogni caso, se hai una risposta che ritieni buona, ricorda queste informazioni che ti stiamo per dare.
Il buco all’orecchio è una ferita vera e propria, che va curata come una ferita. Questo significa che, anche se tu dovessi recarti nel miglior centro piercing al mondo, questo non ti può garantire che il giorno stesso la ferita non si infetti. Certo, possono lavorare perfettamente e usare tutti oggetti monouso sterilizzati, ma i fattori inclusi sono tantissimi e basta che – subito o nei giorni successivi – un qualsiasi batterio o virus si annidi vicino alla ferita (nel vostro caso ALLE ferite, perché sono due) e potresti trovarti una bella gatta da pelare.

Perché non si fanno i buchi con la pistola?
Nonostante da diversi anni la normativa sia cambiata, esistono ancora realtà che applicano i fori alle orecchie a bambini e adulti con la pistola, in alcuni casi in ambienti non asettici, con la falsa tranquillità del fatto che è “indolore” e che sia semplice a guarire. Prima di tutto, non è vero che è indolore. Che sia nei lobi o altrove, la foratura è sempre dolorosa: il fatto che tu da adulto possa aver provato poco dolore ed essere stato fortunato con le successive infezioni, non significa che il tuo bambino possa avere la stessa esperienza (esperienza che peraltro non ha mai richiesto).
Ma se anche questo dolore potrà essere dimenticabile, le cicatrici che avrà saranno permanenti (sì, anche se sono due buchini): non le ha richieste e non c’è motivo per decidere al suo posto del suo corpo, almeno non per le cose non essenziali.
Quali sono gli orecchini che non fanno infezione?
Se per qualche ragione hai deciso comunque di fare i buchi alle orecchie al tuo neonato, abbiamo almeno due raccomandazioni da farti. La prima è di aspettare i 6 mesi: il corpo del neonato non ha ancora un sistema immunitario ben sviluppato ed è meglio che non venga esposto a fattori di rischio che possono scatenare infezioni, perché potrebbero essere anche fatali per il tuo bambino. Dopo i 6 mesi, ci sono più probabilità che il corpo del piccolo sia in grado di fronteggiare un’eventuale infezione, per cui se devi fare una cosa del genere, assicurati almeno che abbia compiuto i 6 mesi.
Poi, naturalmente, affidati a professionisti che fanno solo quello: se è vero che i pre-orecchini che vengono usati sono completamente anallergici e sterili, non sono l’unico fattore implicato nella possibilità di scatenare un’infezione.
Rispettare la volontà del bambino.
Spesso, da genitori, pensiamo di avere ogni tipo di potere sul nostro bambino: dopotutto dipende da noi e siamo noi a prendere decisioni per il suo benessere e per la sua crescita. Se questo è vero, specialmente per le basi della sopravvivenza e del comportamento civile, questo non si estende per forza alla “proprietà” del suo corpo.
Nostro figlio non è “nostro”: è un essere umano con diritti inalienabili e il fatto di essere genitore non ti dà automaticamente il permesso di usare il suo corpo come ti pare e piace. Se è vero che la legge lo permette, allo stesso modo non è che quando una cosa è lecita o legale, allo stesso modo è giusta.
Il nostro bambino nasce senza orecchini e ha il diritto di scegliere se volerli o no. Se è vero che sono solamente due buchi (che per quanto piccoli abbiamo visto essere un rischio sanitario non da poco), prova a immaginarti la stessa cosa con pratiche da adulti che utilizziamo per abbellire il nostro corpo.
Prova a immaginare di fare un piercing al labbro o all’ombelico o al sopracciglio al tuo neonato. Prova a immaginare di tatuarlo, per esempio. Queste pratiche hanno la stessa identica funzione degli orecchini ai lobi e rischi equivalenti: allora perché non fare anche quelle?

Questioni di principio.
Perché ne stiamo facendo una questione così grande? È semplice: anche se può sembrare un piccolo gesto insignificante (e se è insignificante, rinunciarvi non dovrebbe essere un problema), è una modalità di pensiero o azione che naturalmente ricade su altri contesti: se impongo la mia volontà sul corpo del bambino per un mio vezzo estetico o un mio capriccio, questa cosa potrebbe ripetersi con altri contesti, con altre “tradizioni” e con altre abitudini.
E non importa che siano innocue o dannose: importa che il bambino le subisce. Se in alcuni casi questo non ha ripercussioni, in altri potrebbe averne e la nostra domanda è: perché correre il rischio?
Il nostro compito da genitori è aiutare i nostri figli a crescere sani, felici e indipendenti: questo significa rispettare la loro identità e le loro inclinazioni e non imporre al neonato o al bambino situazioni che non sappiamo se sceglierebbe o no se fosse consapevole.
Se decidiamo comunque di imporre la nostra volontà, è importante che ne prendiamo la piena responsabilità e che lo facciamo nella massima consapevolezza che non tutti i gesti che ci sembrano leggeri, in realtà poi lo siano davvero.
Noi siamo a disposizione.
Noi di Genitore Informato faremo sempre di tutto affinché tu abbia la migliore informazione e preparazione per regalare a tuo figlio una vita sana e felice. Lo facciamo in molti modi, attraverso le nostre guide e corsi, la nostra newsletter con consigli riservati agli iscritti – a cui puoi iscriverti qui in fondo all’articolo – e attraverso consulenze personalizzate, in cui andiamo a risolvere il tuo problema più importante sul momento.
La nostra missione è creare un mondo in cui i genitori siano più preparati, così che possano crescere figli felici, speriamo che sia anche la tua.