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Maggio 8, 2023

Parlare di bullismo bambini è sempre delicato, perché non sempre il bullo ha la consapevolezza di esserlo, mentre le vittime del bullo non sempre hanno la forza o i mezzi di riconoscere il comportamento dannoso o di impedirlo. Il bullismo bambini è un fenomeno che può avere gravi conseguenze sul benessere psicologico e sociale dei bambini coinvolti – sì anche del bullo stesso. In questo articolo parleremo delle diverse forme di bullismo, di come riconoscerle e come intervenire per proteggere i nostri bambini dal subire – o dal diventare – bulli.

In che età si sviluppa il bullismo?

Comportamenti che potrebbero essere considerati bullismo possono manifestarsi a partire dalla scuola dell’infanzia e continuare fino all’adolescenza. Tuttavia, gli studi mostrano che la fascia di età tra gli 8 e i 13 anni è quella in cui il fenomeno è più diffuso.

In questa fase, i bambini iniziano a sviluppare la loro identità sociale e cercano di affermarsi nel gruppo, talvolta ricorrendo a comportamenti prepotenti nei confronti dei coetanei più vulnerabili. Inoltre, i modelli di comportamento presenti all’interno della famiglia potrebbero influenzare profondamente quello che il bambino porta nelle altre interazioni sociali.

È importante che gli insegnanti siano rapidi a segnalare ai genitori i comportamenti più a rischio e che, in famiglia, si proceda a un lavoro insieme al bambino, così da comprendere il disagio sottostante e muoversi nella giusta direzione per riportare le relazioni a una condizione di normalità.

bullismo bambini

Come capire se tuo figlio è vittima di bullismo?

Se il tuo bambino è vittima di atteggiamenti assimilabili al bullismo, questo avrà sempre delle conseguenze che saranno più o meno visibili. Dipende molto dal temperamento e dal modo di reagire di tuo figlio, ma se può esserti di aiuto, ecco alcuni segnali che possono indicare che tuo figlio è vittima di bullismo:

  1. Cambiamenti nel comportamento: isolamento, tristezza, irrequietezza, rifiuto di andare a scuola, calo delle prestazioni scolastiche.
  2. Segni fisici: il tuo bambino può tornare da scuola con graffi, lividi, vestiti rovinati o mancanti.
  3. Cambiamenti nel sonno e nell’alimentazione: incubi, insonnia, perdita di appetito.
  4. Ansia e stress: mal di stomaco, mal di testa, paura di rimanere soli.

Se noti questi segnali, parla con tuo figlio e cerca di capire cosa sta accadendo. Contatta anche gli insegnanti per avere un quadro più completo della situazione e informarli, nel caso non si siano ancora resi conto di quello che accade sotto la loro responsabilità. Sii comunque paziente: questi atteggiamenti potrebbero anche passare sotto traccia inizialmente, quindi è possibile che gli insegnanti non si siano ancora resi conto di quello che accade.

Come aiutare un bambino contro il bullismo bambini?

Non è semplice accettare che il luogo dove hai mandato il tuo bambino è per lui pericoloso e spiacevole. Non puoi nemmeno pensare che si faccia giustizia da solo, ma puoi dargli una mano a capire come difendersi. Se scopri che tuo figlio è vittima di bullismo bambini, ecco alcuni passi che puoi seguire per aiutarlo:

  • Ascoltalo e sostienilo: fagli capire che non è colpa sua e che ha il diritto di essere rispettato.
  • Insegna strategie di gestione: aiuta il tuo bambino a sviluppare abilità sociali e assertività per affrontare i bulli in modo efficace, ma non violento.
  • Coinvolgi la scuola: informa gli insegnanti e la dirigenza e chiedi un intervento per fermare il bullismo.
  • Monitora la situazione: mantieni un dialogo aperto con tuo figlio e con la scuola per verificare se le misure adottate stanno funzionando.

Tieni presente che non tutti gli istituti sono gestiti allo stesso modo e che potresti trovare delle resistenze. Con pazienza e gentilezza, se necessario e se non ricevi risposte soddisfacenti dal tuo istituto, valuta di spostare il tuo bambino o – nei casi peggiori – di far intervenire le autorità.

bullismo bambini

Come spiegare ai bambini che cos’è il bullismo?

Educare i bambini al rispetto e al valore della diversità è fondamentale per prevenire il bullismo. Spiega loro che il bullismo è un comportamento ripetitivo e intenzionale di prepotenza nei confronti di un’altra persona, che può manifestarsi in diverse forme (verbale, fisica, sociale, online). Insegna loro ad identificare le situazioni di bullismo e ad agire in modo responsabile, sia se sono vittime sia se sono testimoni del fenomeno.

Non sarà semplice, perché può anche essere che questo tipo di normalità si protragga da molto tempo e per questo è anche più difficile riconoscerla come “anormale”. Però queste sono situazioni che non si interrompono da sole, e bisogna intervenire. Se non credi di essere in grado, chiedi aiuto a uno psicologo o a uno degli insegnanti della scuola dove porti il tuo bambino.

Cosa fare se tuo figlio è un bullo?

Se scopri che tuo figlio è un bullo – sì, può succedere anche se lo hai educato bene – è importante intervenire subito per correggere questo comportamento. Ricorda che potrebbe volerci un po’ di tempo, ma ecco alcuni passi che puoi seguire:

  • Parla con tuo figlio: cerca di capire le ragioni del suo comportamento e spiega le conseguenze negative del bullismo.
  • Stabilisci regole e conseguenze: fai capire che il bullismo non è tollerato e che comporterà delle conseguenze appropriate (es. perdita di privilegi, attività di riparazione).
  • Coinvolgi la scuola: collabora con gli insegnanti e la dirigenza per monitorare il comportamento di tuo figlio e mettere in atto interventi educativi.
  • Insegna empatia e abilità sociali: aiuta tuo figlio a sviluppare la capacità di comprendere e rispettare i sentimenti altrui e a relazionarsi in modo positivo con i coetanei.

Quali sono i 4 tipi di bullismo?

Il bullismo può assumere diverse forme, che possono essere classificate in quattro tipi principali:

  1. Bullismo fisico: colpire, spingere, prendere a calci, danneggiare i beni altrui.
  2. Bullismo verbale: insultare, deridere, minacciare, usare linguaggio offensivo.
  3. Bullismo sociale: escludere, diffondere voci false, manipolare le relazioni tra coetanei.
  4. Cyberbullismo: inviare messaggi offensivi, condividere foto o video imbarazzanti, creare profili falsi per molestare la vittima.

È importante riconoscere che tutti questi tipi di bullismo possono avere effetti devastanti sul benessere delle vittime e richiedono un intervento tempestivo.

Noi siamo con te.

Affrontare il bullismo non è un compito facile, ma Genitore Informato è qui per aiutarti. Attraverso le nostre guide, corsi e consulenze personalizzate, offriamo strumenti e supporto per i genitori, che possono avere un migliore ambiente familiare, e delle buone linee guida per un’educazione efficace dei propri bambini.

Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
Fondatrice di Genitore Informato e ideatrice del metodo Sonno Felice - certificata Sonno Sicuro e Primo Soccorso Pediatrico - supporta i genitori nel loro viaggio dal 2014.

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