Guardare i cartoni animati è una pratica che ormai è entrata nella routine della nostra quotidianità: questo non necessariamente è un male ma ci sono molti aspetti da dover tenere sotto controllo quando si decide di lasciare il proprio bambino davanti alla televisione o ai nuovi device come i tablet e i cellulari.
Sento spesso frasi simili a questa:
“Da piccolo ho sempre guardato tantissimi cartoni animati eppure non sono cresciuto poi così male”
Per prima cosa “non sei cresciuto così male” sarebbe meglio se lo dicessero le persone intorno a te, possibilmente competenti: anche gli uomini peggiori del mondo pensavano di essere nel giusto.
In secondo luogo è che ai “nostri tempi” non c’era tutta questa informazione: le ricerche in questo ambito scarseggiavano e la televisione diventava troppo spesso la babysitter dei bambini.

Al giorno d’oggi è abbastanza chiaro che la visione prolungata della televisione faccia male.
Quando ci sediamo a guardare la televisione, nella maggior parte dei casi, diventa uno scorrere di immagini e suoni che assorbono totalmente il nostro tempo e la nostra attenzione.
I nostri bambini, soprattutto i più piccoli, hanno un cervello immaturo e un’attenzione ancora poco allenata. Questo li porta a subire passivamente quel bombardamento di stimoli senza alcuna preparazione mentale e fisica e senza nessuna capacità di discernere cosa è buono e cosa non lo è.
Come dicevamo all’inizio, guardare i cartoni animanti è una pratica quotidiana ma vediamo perché potrebbe diventare un problema nel medio lungo periodo.
I CARTONI ANIMATI NON SONO TUTTI UGUALI
Si è spesso portati a pensare che se c’è un disegno animato allora si tratta di un cartone animato e quindi il nostro bambino lo può guardare, ma non è così!
Non tutti i cartoni animati sono uguali e non tutti i cartoni animati sono per bambini.
Ci sono alcuni cartoni animati che sono scritti per essere guardati dagli adulti, pensiamo infatti a “I Simpson“, certo, li abbiamo guardati in fase adolescenziale e poi da adulti ma questo è un tipico esempio di cartone animato da adulti.
Le tematiche trattate e il linguaggio usato non è chiaramente adatto a un bambino piccolo.
Quando iniziamo far vedere i cartoni animati ai nostri bambini, cerchiamo di informarci e di capire le tematiche che vengono trattate, guardiamo qualche puntata da soli prima di proporlo ai nostri bambini.
Guardare i cartoni animati può essere un’esperienza piacevole ma allo stesso tempo molto forte e in alcuni casi traumatica se non veicolata dall’adulto.
NON LASCIARMI DA SOLO A GUARDARE I CARTONI ANIMATI
Altro importante punto da dover tenere in considerazione è la presenza dell’adulto durante la visione del cartone animato o più in generale di qualsiasi tipo di intrattenimento.
La presenza dell’adulto, presenza attiva, permette al bambino di non sentirsi solo e non sentirsi “parcheggiato” davanti alla televisione.

L’adulto potrebbe anche prendere parte attiva e aiutare il bambino a comprendere le parti più difficili da capire, potrebbe spiegare le parole che il bambino non ha ancora imparato a conoscere e potrebbe anche aiutarlo a elaborare quanto visto.
L’elaborazione di cui parlo è proprio un ricapitolare che viene fatto a fine visione.
Una volta terminata la visione, il bambino e l’adulto possono discutere insieme su quanto appena visto: l’adulto in questo modo può comprendere meglio i contenuti compresi dal bambino e aiutarlo in caso di difficoltà.
Questo momento di condivisione, post-visione, aiuta a rafforzare il legame tra il genitore e il bambino, a mostrare al bambino che c’è interesse nei suoi confronti e arricchisce entrambi in un dialogo aperto e positivo.
TROPPI CARTONI ANIMATI FANNO MALE
Come dicevamo, non basta solo prestare attenzione al contenuto ma anche alla durata.
Fissare uno schermo troppo a lungo non fa bene e la visione della televisione e in particolar modo di tablet e cellulari dovrebbe essere sempre proporzionata. Tieni presente che gli stessi sviluppatori di tablet e affini spesso non permettono ai figli di usarli prima dei 14 anni.
Questo perché sanno perfettamente il tipo di design che c’è dietro e quanto può essere dannoso se messo in mano a soggetti impreparati.
Possiamo dire che sotto i 3 anni sarebbe meglio non far vedere la televisione ai bambini, oltre i tre anni si può iniziare a introdurre una manciata di minuti al giorno.
Evitiamo di far guardare i cartoni animati prima di andare a dormire, la televisione così come ogni altro schermo, dovrebbe essere spenta almeno 2 ore prima di andare a dormire per evitare di avere disturbi con il sonno.
Evitiamo di guardare la televisione durante il pasto: in questo modo l’attenzione sarà focalizzata sul pasto e sulla condivisione con tutti i membri della famiglia e non ti troverai a dover risolvere problemi con il cibo fra qualche mese o anno.

PER RIASSUMERE, I CARTONI ANIMATI FANNO MALE?
I cartoni animati non fanno male se accanto al bambino c’è un adulto consapevole che aiuta il bambino a trarre, da quella visione, tutti i benefici.
Evitiamo la visione prolungata, sopratutto in tenera età.
Quasi niente fa male a prescindere: il male viene dall’uso errato di alcune tecnologie, per esempio. Oppure dall’eccessiva consumazione di contenuti che, in piccole dosi, sono perfettamente sani.
Come sempre, la virtù sta nel mezzo: demonizzare un mezzo è un errore grossolano e non lo dobbiamo mai fare, ma dobbiamo stare all’erta perché non sempre ciò che diamo in mano ai nostri figli è qualcosa di sicuro.
Tieni sempre un occhio di riguardo al tempo che fai passare a tuo figlio davanti a qualsiasi schermo, cerca di stargli vicino mentre lo fa per capire che abitudini sta sviluppando e vedrai che non avrai grossi problemi.
Se invece questi problemi ci sono già, prima si risolvono e meglio è. Se vuoi provare a capire come risolvere il problema che tuo figlio ha con gli schermi, possiamo fare una consulenza insieme e decidere una soluzione che soddisfi te e faccia stare meglio tuo figlio.
Poi, potrete tornare davanti allo schermo senza problemi… nella maniera più sana possibile.