C’è un’antica (e purtroppo ancora popolare) credenza secondo la quale stare esposti a correnti d’aria fredda potrebbe causare malattie, soprattutto se il corpo è sudato o bagnato. Questa convinzione, che si basa su un’idea di “colpo d’aria”, è ancora molto diffusa in Italia – e per cui veniamo presi in giro da diversi decenni – e in pochi altri paesi. Ma è davvero possibile ammalarsi a causa di un colpo d’aria? Scopriamolo insieme in questo articolo, consultando fonti affidabili e analizzando i cosiddetti sintomi del colpo d’aria.
Il colpo d’aria non esiste.
La scienza medica moderna è chiara: il colpo d’aria non esiste come causa diretta di malattie. Infatti, non ci sono studi che dimostrino una correlazione tra l’esposizione a correnti d’aria e l’insorgere di sintomi specifici. Si tratta quindi di una “malattia immaginaria” che persiste solo a causa di convinzioni culturali e superstizioni. Nemmeno il freddo è in grado da solo di causare malattie, ma di questo parleremo dopo. Certo, in alcune condizioni può facilitare il proliferare di alcuni microbi, ma in realtà, è una concomitanza di fattori.

Sintomi colpo d’aria.
Sebbene il colpo d’aria non sia una vera e propria malattia, alcune persone attribuiscono a esso una serie di sintomi, spesso associati a raffreddori e influenze (che strana coincidenza). Tra i sintomi più comuni per cui si dà la responsabilità al colpo d’aria si annoverano:
- Mal di gola
- Naso chiuso o che cola
- Starnuti
- Mal di testa
- Dolori muscolari
È importante sottolineare che questi sintomi non sono causati dal colpo d’aria, ma piuttosto da virus e batteri, come vedremo nei prossimi paragrafi. E no, l’aria non c’entra niente e nemmeno la finestra aperta quando siamo sudati. C’entra solo se ha trasportato qualcuno di quei virus o batteri in gola o nel naso: in tutti gli altri casi, non fa niente.
Colpo d’aria, quanto dura?
Dato che il colpo d’aria non è una condizione medica reale, non esiste una durata precisa per esso. I sintomi che vengono attribuiti al colpo d’aria sono in realtà sintomi di altre malattie, come raffreddori e influenze. La durata di queste malattie può variare a seconda del sistema immunitario dell’individuo e dell’agente infettivo responsabile. Rispondere a questa domanda è semplice: il colpo d’aria dura quanto la vera malattia a cui lo stiamo attribuendo, che sia un raffreddore o una sindrome influenzale o malattia respiratoria.

Virus e batteri i veri colpevoli.
I sintomi che vengono solitamente attribuiti al colpo d’aria sono in realtà causati da virus e batteri. In particolare, i raffreddori e le influenze sono causati da virus come il rinovirus e i vari ceppi del virus dell’influenza. Questi virus si diffondono attraverso le goccioline di saliva emesse quando una persona infetta tossisce o starnutisce e possono sopravvivere su superfici per diverse ore, ma direi che di queste cose si è parlato abbondantemente durante gli anni della pandemia. Stupisce che, però, questo tipo di credenze sia ancora così radicato dopo un evento del genere.
Anche se non è possibile ammalarsi a causa di un colpo d’aria, è vero che l’esposizione a temperature fredde e correnti d’aria potrebbe indebolire temporaneamente il sistema immunitario, rendendo il corpo più vulnerabile alle infezioni. Tuttavia, la causa diretta delle malattie rimane l’esposizione ai virus e ai batteri.
I benefici del freddo.
Nonostante le credenze popolari sul colpo d’aria, il freddo può avere effetti benefici per la salute. Alcuni studi hanno dimostrato che l’esposizione a basse temperature può:
- Migliorare la circolazione sanguigna: il freddo provoca una vasocostrizione periferica che spinge il sangue verso gli organi interni, migliorando la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti.
- Aumentare il metabolismo: per mantenere la temperatura corporea, il corpo brucia più calorie quando è esposto al freddo, favorendo la perdita di peso e il mantenimento della massa muscolare.
- Ridurre l’infiammazione: il freddo può avere un effetto anti-infiammatorio naturale, utile per alleviare dolori muscolari e articolari.
Ovviamente, è importante non esagerare con l’esposizione al freddo e fare attenzione a non mettere a rischio la propria salute, soprattutto in caso di patologie preesistenti. Soprattutto per quanto riguarda l’esposizione estrema, è sempre meglio chiedere consigli al proprio medico curante.
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