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Dicembre 22, 2022

La crosta lattea dei neonati è una condizione comune che può colpire i bambini durante i loro primi mesi di vita, tipicamente nei primi 3. Si tratta di una patina squamosa che si forma sulla pelle del bambino e può presentarsi in diverse zone del corpo, principalmente su viso e testa, in alcuni casi nelle zone inguinali e sulle pieghe delle braccia e del collo.

In questo articolo vediamo insieme che cosa fare per gestirla al meglio. È una delle prime sfide che ti aspetta dopo la gravidanza, è importante farsi sempre trovare preparati.

Come si toglie la crosta lattea ai neonati?

La crosta lattea dei neonati è causata principalmente da un accumulo di sebo e dall’eventuale proliferare di un fungo infestante, la malassezia. Questa patina, però, è completamente innocua e non causa particolari fastidi al bambino. Inoltre, non essendo contagiosa, non può essere trasmessa ad altre persone.

La crosta lattea dei neonati è una condizione temporanea e di solito scompare da sola entro poche settimane. Tuttavia, ci sono alcune cose che i genitori possono fare per aiutare a prevenire o ridurre la crosta lattea dei neonati, nel caso questa compaia:

  • La pelle del bambino è estremamente delicata nei primi periodi: evitare l’uso di saponi troppo aggressivi e di altri prodotti cosmetici che potrebbero peggiorare la situazione
  • Asciugare delicatamente la pelle del bambino quando necessario
  • Cambiare spesso il pannolino del bambino per evitare l’accumulo di umidità sulla pelle.
  • Nella scelta di prodotti per ammorbidire la pelle, evitare qualsiasi tipo di sostanza che può essere troppo aggressiva, come alcune presenti in creme e shampoo per bambini.

Cosa succede se non si toglie la crosta lattea?

Come detto, la crosta lattea dei neonati è una condizione innocua e di solito scompare da sola entro poche settimane. Non è fondamentale intervenire, se non per lenire eventuali leggeri fastidi al bambino. Importante è, invece, riconoscerla e non confonderla con condizioni da trattare, come per esempio la dermatite.

Crosta lattea

Per questo motivo, è importante seguire le raccomandazioni del pediatra per riconoscere la crosta lattea dei neonati e prevenire inutili complicazioni. In caso di crosta lattea persistente o di peggioramento della condizione, è ancora più importante consultare il pediatra del bambino per ottenere consigli e trattamenti adeguati ed eventualmente capire se la situazione è dovuta a qualche altro tipo di condizione che abbiamo confuso con la crosta lattea.

La cosa migliore da fare è tenere quando possibile la pelle del bambino pulita e asciutta e non lasciarsi andare a cure e metodi della nonna che oltre a non servire, possono peggiorare la situazione.

Quando se ne va la crosta lattea?

La crosta lattea dei neonati è temporanea e di solito scompare da sola entro poche settimane. Tuttavia, la durata della crosta lattea può variare da bambino a bambino e dipende da diversi fattori, come l’idratazione della pelle e le decisioni che vengono prese per trattarla. In genere, la crosta lattea tende a sparire entro i primi 6 mesi di vita del bambino, ma in alcuni casi può durare fino a un anno.

Un’informazione importante da tenere a mente, tra tutte le soluzioni che si possono valutare per la risoluzione più rapida di questo inestetismo, è di NON rimuovere la crosta lattea, specialmente non in modo traumatico.

Perché viene la crosta lattea?

Come già detto, la crosta lattea dei neonati è causata da un accumulo di sebo o dalla proliferazione di un fungo della pelle, la malassezia. Questo accumulo è il risultato di una serie di fattori, tra cui la produzione di ormoni da parte del corpo del bambino e altri fattori ambientali.

È un fenomeno assolutamente normale e, ripetiamo, tende a risolversi spontaneamente e normalmente entro i primi 3 mesi. Ci rendiamo conto che può sembrare qualcosa da trattare perché si presenta in maniera simile ad alcune malattie della pelle e questo può preoccupare il neogenitore, ma è una condizione benigna e assolutamente innocua.

crosta lattea

E se non è crosta lattea?

Per evitare problemi, però, quando questa condizione si presenta, sarebbe buona cosa una diagnosi differenziale che può tranquillamente fare il pediatra.

Se le squame sono quasi assenti e invece sono presenti croste, lesioni cutanee, pelle ruvida e prurito e la localizzazione prevalente è al volto, al busto e sulle braccia, potrebbe essere dermatite atopica, la quale richiede una valutazione del medico per decidere il miglior tipo di intervento.

Il consiglio è sempre il solito: non esiste nessun articolo di blog che possa darti la risposta definitiva per i dubbi di salute su te e il tuo bambino: la cosa migliore quando hai dubbi è portare il tuo piccolo dal medico di fiducia per le giuste valutazioni da fare di persona.

Come prendere migliori decisioni.

Sappiamo bene che la nascita di un bambino aggiunge molta complessità alle nostre vite e ci priva di un po’ della nostra libertà. La cosa migliore che possiamo fare, qualunque sia la situazione che ci ritroviamo ad affrontare con il nostro piccolo, è essere preparati.

Non è ovviamente possibile sapere tutto e ci sono alcune materie che vanno necessariamente lasciate agli specialisti (per questo non ci si improvvisa, ad esempio, medici quando si vuole curare il proprio figlio), ma conoscere bene la genitorialità e come funzionano i nostri bambini ci mette al riparo dal panico e dall’ansia di non sapere come comportarsi in situazioni non normali.

Noi di Genitore Informato cerchiamo di portarti sempre le migliori informazioni perché tu possa sentire la massima serenità nel tuo percorso da genitore e abbiamo preparato centinaia di consigli gratuiti che puoi ricevere via mail.

Se desideri sentirti in pace nella gestione del tuo bambino, puoi iscriverti ai nostri consigli qui sotto.

Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
Fondatrice di Genitore Informato e ideatrice del metodo Sonno Felice - certificata Sonno Sicuro e Primo Soccorso Pediatrico - supporta i genitori nel loro viaggio dal 2014.

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