Il diabete gestazionale è un disturbo che colpisce le donne incinte, con più facilità quelle che hanno superato i 35 anni di età.
Pertanto se una donna si ammala di diabete in gravidanza per la prima volta, in tal caso si chiama diabete gestazionale, noto anche come diabete mellito gestazionale.
Cos’è il diabete gestazionale
In circostanze normali il corpo non ha problemi ad assimilare i carboidrati presenti negli alimenti. Attraverso diversi processi metabolici, questi vengono tramutati in glucosio.
Quest’ultimo rappresenta un’importante fonte energetica del nostro corpo.
Durante il processo digestivo, il glucosio viene trasferito nel sangue.
Il sangue trasporta il glucosio in tutto il corpo, perché sia disponibile a livello cellulare, ma per poter fare questo è necessario utilizzare l’insulina, ormone che viene prodotto dal pancreas.
Quando si soffre di diabete, la produzione d’insulina è insoddisfacente e la conseguenza è che il glucosio si accumula nel sangue.
Questo è molto rischioso sia per la madre, che per il feto, in quanto l’eccesso di glucosio provoca un forte cambiamento nel pH del sangue che può causare una serie di effetti collaterali anche gravissimi.
Cosa può provocare il diabete gestazionale?
Durante il periodo della gravidanza il corpo cambia la produzione chimica, in quanto per un certo periodo deve prendersi cura di due corpi.
È proprio per via di tali cambiamenti che le cellule dell’organismo arrivano ai limiti delle facoltà di usare in modo efficiente l’insulina.
Fondamentale dunque è il controllo della dieta e del peso corporeo. Un aumento eccessivo del peso è un fattore di rischio rilevante per la comparsa del diabete gestazionale.
Il corpo infatti non solo deve contribuire alla crescita sana del bambino, ma deve continuare a far funzionare un corpo sempre più appesantito e squilibrato e non sempre gli organi sono in grado di adattarsi così velocemente.

Che succede se si ha il diabete gestazionale?
Le complicazioni dovute dalla correlazione tra gravidanza e diabete e i pericoli associati, si possono tutti prevenire mediante uno scrupoloso controllo glicemico.
Tra le possibili complicanze troviamo la macrosomia fetale, che si verifica quando il feto risulta essere più grande rispetto ai normali standard, a causa della considerevole quantità di glucosio ricevuta nel corso della gravidanza.
Poi ci possono essere problematiche inerenti la nascita, collegate alle notevoli dimensioni fetali che andrebbero a causare un parto più difficile.
Un altro problema è quello dell’ipoglicemia neonatale al momento della nascita.
Ricevendo il glucosio dalla madre, dopo il parto il bambino ha uno scompenso glicemico nei primi giorni dopo la nascita.
In questi casi si provvede a effettuare la misurazione della glicemia, aumentando il sostegno di zuccheri tramite bocca.
Quando preoccuparsi per il diabete gestazionale?
La scelta migliore da fare è quella di preoccuparsi quando la condizione non è minimamente presente. La gravidanza richiede maggiori attenzioni su tutto, quindi una buona idea è mantenere sotto controllo la dieta e l’esercizio fisico (nei limiti concessi dalla gravidanza) così che il corpo non abbia mai un sovraccarico glicemico.
Facendo esami costanti durante la gravidanza sarai in grado di capire se il tuo corpo sta rispondendo bene e se c’è qualche alterazione che indica che sei sotto sforzo.
Per esempio, a un certo punto della gravidanza potrebbero comparire chetoni nelle urine, che possono essere un segno preventivo del fatto che il pancreas è sotto sforzo e a quel punto il tuo ginecologo potrebbe inviarti da un nutrizionista o consigliarti un cambio dieta.
La cosa migliore è agire ben prima che diventi necessario.
Quali sono i sintomi della mamma con diabete gestazionale?
Può capitare che i sintomi non risultano essere evidenti e, spesso, vengono sottovalutati dalle donne.
Però possono anche avvenire manifestazioni un po’ più allarmanti con le seguenti sintomatologie: aumento immotivato della sete e del quantitativo di urina prodotto.
In aggiunta potrebbe esserci una perdita di peso, nonostante la fame risulti superiore.
Altri sintomi sono costituiti da disturbi che possono colpire la vista e da assidue infezioni, come per esempio quella della cistite.
Tanti di questi disturbi, però, rientrano anche in situazioni riguardanti una gravidanza normale, per questo è importante essere sempre sotto il controllo del tuo ginecologo.

Cosa succede al feto se la mamma ha il diabete gestazionale?
Un aspetto importante da considerare è che quasi tutte le donne con questo genere di diabete mette al mondo figli sani. Quasi tutte, non tutte. Ma prima ancora di preoccuparsi del feto, è importante pensare a noi stesse: il diabete è una condizione molto seria, se abbiamo la possibilità di evitarla, è importante fare di tutto per farlo.
Per riuscirci è importante effettuare dei regolari controlli attinenti la glicemia, seguire una dieta equilibrata, svolgere un sano esercizio fisico e tenere costante il peso forma.
Una volta pensato alla nostra salute, è comunque importante pensare alle conseguenze sul piccolo: la gravidanza è un viaggio faticoso, non è una bella idea vanificarlo.
Tra i rischi maggiori esiste la possibilità di un aborto spontaneo, in alcuni casi il neonato ha bisogno di trasfusioni di glucosio nel sangue. Potrebbero crearsi dei ritardi nella crescita, in particolare dell’apparato respiratorio, che richiederebbe la somministrazione di ossigeno al bambino.
Le malformazioni cardiache sono ulteriori problematiche che si potrebbero riscontrare in questi casi.
Cosa non mangiare in caso di diabete gestazionale?
Il diabete causa dei picchi glicemici che il pancreas non riesce a compensare con la sua produzione di insulina: meno mettiamo sotto sforzo il pancreas, più facile sarà contenere le problematiche del diabete.
Dunque è importante tenere sotto controllo i livelli di zuccheri che ingeriamo. Gli zuccheri sono tanti tipi di molecole diverse e ce ne sono alcuni più tollerati di altri.
Spesso si fa l’errore di eliminare tutti i carboidrati e gli zuccheri insieme, pensando di fare una scelta buona. La realtà è che tutti i nutrienti interagiscono nella digestione e quindi potrebbe essere meglio sostituire i carboidrati con versioni integrali degli stessi, così da aumentare l’apporto di fibre. Gli zuccheri raffinati sarebbero da eliminare il più possibile e anche la frequenza dei pasti potrebbe essere modificata per rendere più accessibili i processi digestivi durante il giorno.
Leggere articoli online per capire cosa mangiare e cosa no in realtà può essere più dannoso che altro, cercando di mettere toppe all’alimentazione, quando questa va trattata in maniera organica, specialmente quando si deve decidere cosa mangiare in gravidanza, e questo lo può fare solo un dietista o un nutrizionista.
Anche perché ogni corpo è diverso e le indicazioni che troveresti in un articolo potrebbero non andare bene per te.
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