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Luglio 8, 2023

Il dimagrimento durante l’allattamento è un tema di grande interesse per molte neomamme. L’allattamento è un processo naturale e benefico sia per la madre che per il neonato, tuttavia può comportare alcuni cambiamenti nel corpo della donna, tra cui la perdita di peso. Ma quanti chili si perdono durante l’allattamento? E perché si dimagrisce quando si allatta? Cerchiamo di rispondere insieme a queste domande.

Quanti kg si perdono durante l’allattamento?

È abbastanza comune perdere peso durante il periodo di allattamento. Prima di tutto, perché il corpo sta ancora riprendendo le sembianze originali dopo il parto e poi perché l’allattamento richiede un utilizzo diverso delle calorie. La quantità di peso perso naturalmente può variare a seconda di vari fattori, tra cui la dieta e l’attività fisica della mamma. Tuttavia, in media, una mamma che allatta potrebbe aspettarsi di perdere tra 0,5 e 1 kg al mese durante i primi 6 mesi di allattamento. Di sicuro è meglio che la mamma non perda più di 2 chili al mese. In quel caso è un problema che va risolto in tempi brevi: in quel caso, meglio sentire con prontezza il tuo medico.

Perché si dimagrisce quando si allatta?

La risposta a questa domanda risiede nel modo in cui il corpo utilizza le calorie durante il processo di allattamento. Il latte materno è ricco di nutrienti, che richiedono energia per essere prodotti. Questa energia proviene dalle riserve di grasso accumulato durante la gravidanza, che il corpo utilizza per produrre il latte. Pertanto, l’allattamento può aiutare a bruciare calorie e, di conseguenza, a perdere peso.

Come abbiamo già detto, il fabbisogno calorico globale dipende dal tipo di vita che conduce la mamma in questione: ci sono mamme che mangiano di più e si muovono di meno e viceversa. Pensare di poter fare un conteggio calorico che vada bene per tutte non avrebbe molto senso.

dimagrimento in allattamento

Come non dimagrire in allattamento?

Se una mamma desidera mantenere il suo peso durante l’allattamento, è importante che consumi abbastanza calorie per sostenere sia le sue necessità energetiche che quelle del suo bambino. Questo può richiedere un aumento dell’apporto calorico di circa 400/500 calorie al giorno rispetto al periodo pre-gravidanza. È anche importante avere una dieta equilibrata e ricca di nutrienti, compresi proteine, carboidrati complessi e grassi sani.

Naturalmente questo tipo di integrazione non può essere fatta a caso o con cibi di bassa qualità, in quanto ciò che stiamo mangiando farà parte – anche se in maniera non necessariamente significativa – di quello che passiamo al nostro bambino: prendersi cura della qualità della dieta è quindi primario per la nostra salute, ma anche per quella del bambino che riceve il suo nutrimento proprio da noi.

Quante calorie si perdono con l’allattamento?

Il processo di produzione del latte materno brucia in media tra 200 e 500 calorie al giorno. Questo significa che, se una mamma allatta esclusivamente, può aspettarsi di bruciare tra 1.400 e 3.500 calorie in più a settimana rispetto al suo normale consumo calorico. Inutile sottolinearlo, con allattamento artificiale questo non accade. Se queste calorie vengono reintegrate in maniera sana, si può contenere la perdita di peso e mantenersi in forma, evitando anche in parte quel senso di stanchezza che l’allattamento potrebbe portare.

Naturalmente non parliamo della stanchezza dovuta al fatto che si stia sveglie tutta notte per le poppate, per quello la soluzione riguarda la gestione del sonno del bambino. Per quello abbiamo un percorso apposta che si chiama Sonno Felice e ti invitiamo a scoprirlo se stai attraversando un periodo difficile.

Come cambia il corpo durante l’allattamento?

Oltre alla perdita di peso, il corpo della mamma subisce una serie di altri cambiamenti durante l’allattamento. Uno dei più notevoli è l’aumento della dimensione del seno, dato che le ghiandole mammarie producono latte. Altre modifiche includono cambiamenti ormonali che possono influenzare l’umore e il ciclo mestruale, così come l’attività del metabolismo. Questi cambiamenti repentini possono anche causare problemi se il latte non viene utilizzato interamente, come ingorghi e mastiti, che richiedono l’attenzione immediata tua e del tuo medico.

Se sei in un momento in cui stai pensando di interrompere l’allattamento, puoi farlo seguendo il nostro percorso, creato insieme a un’Ostetrica ricercatrice e una psicologa.

dimagrire in allattamento

Perché allattare fa venire sonno?

L’allattamento può anche causare sonnolenza, un effetto che è dovuto alla rilascio dell’ormone ossitocina durante la suzione. L’ossitocina, oltre a stimolare la produzione di latte, ha anche un effetto rilassante sul corpo, che può indurre la mamma a sentirsi assonnata o addirittura a dormire.

Fai la massima attenzione quando ti stai per addormentare mentre allatti il tuo neonato, specialmente in casi di bed-sharing o se sei sul divano, perché c’è un rischio alto che il bambino possa cadere o rimanere schiacciato e soffocare. Sappiamo che non è un’eventualità che fa piacere sentire, ma mantenere l’attenzione alta ti permetterà di evitare questa evenienza.

Noi siamo con te.

Sappiamo quanto possa essere straordinario e impegnativo il viaggio della maternità, e vogliamo supportarti in ogni fase: dalla gravidanza, al preparto, al post parto. Che tu stia cercando consigli su come gestire il dimagrimento durante l’allattamento, o che tu abbia bisogno di aiuto per affrontare altre sfide legate alla maternità, noi di Genitore Informato siamo qui per te.

Offriamo una varietà di guide, corsi e consulenze personalizzate, progettate per aiutarti a navigare con sicurezza nel meraviglioso mondo della maternità. Non importa quali siano le tue domande o preoccupazioni, siamo qui per fornirti le risposte e il supporto di cui hai bisogno. Perché crediamo che ogni genitore meriti di sentirsi informato, sostenuto e capace di affrontare con sicurezza le sfide della genitorialità.

Ricorda, non sei sola in questo viaggio. Noi siamo con te.

Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
Fondatrice di Genitore Informato e ideatrice del metodo Sonno Felice - certificata Sonno Sicuro e Primo Soccorso Pediatrico - supporta i genitori nel loro viaggio dal 2014.

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