La fontanella neonato è una delle cose che chiunque conosce, ma che poi quando arriva davvero il bambino è un po’ più sconosciuta di quanto si crede. Quanto rimane aperta? Come bisogna trattarla? È pericoloso toccarla? Scopriamo insieme tutto quello che bisogna sapere.
A cosa serve la fontanella neonato?
La fontanella del neonato è un aspetto fondamentale della sua biologia. Queste piccole “finestre” nel cranio del piccolo permettono alla sua testa di modellarsi durante il parto per farlo fuoriuscire dal canale del parto. Non solo: la presenza delle fontanelle permette l’accrescimento del cervello garantendo una certa flessibilità ed elasticità alle ossa che compongono il cranio. Questa flessibilità consente appunto un rimodellamento della forma della testa senza alcun vincolo, a parte quello della genetica e degli incidenti di percorso che possono capitare.
Quando si inizia a chiudere la fontanella?
Le fontanelle iniziano a chiudersi a tempi variabili, dipendendo da diversi fattori come l’etnia, l’età gestazionale e lo stato nutrizionale del bambino. In linea generale, la prima fontanella a chiudersi è quella posteriore, intorno ai 2 mesi di vita. Segue la fontanella sfenoidale, intorno ai 6 mesi di vita, e infine la fontanella mastoidea, intorno ai 12-18 mesi di vita. La fontanella anteriore, la più grande, si chiude tipicamente tra i 10-18 mesi di vita.
La testa infatti continua a crescere e il cervello a formarsi e deve continuare ad avere abbastanza spazio affinché questo avvenga.
Dove non toccare la testa di un neonato?
Anche se le fontanelle del neonato sono costituite da tessuto abbastanza resistente (anche se sappiamo che non sembra, quando le si sfiora), è comunque consigliato toccare con estrema delicatezza la testa del vostro bambino e evitare di esercitare pressione proprio su queste aree. Possono esserci delle occasioni in cui dobbiamo toccarla, specialmente all’inizio: per esempio, quando dobbiamo gestire delicatamente la crosta lattea. In tutti questi casi è meglio essere il più delicati possibile.
Proprio a causa di questa flessibilità può verificarsi il fenomeno della plagiocefalia, che si può trattare con sedute da un osteopata neonatale. In ogni caso, se la testa del neonato ha una forma strana, è meglio comunque farlo visitare del pediatra.

Quando preoccuparsi per la fontanella?
Se notate che la fontanella è più infossata del normale o al contrario è bombata e il vostro bambino sembra poco reattivo o ha un colorito pallido o grigiastro, è importante chiedere l’aiuto di un pediatra immediatamente. Questi segni potrebbero indicare un problema di disidratazione o un aumento della pressione intracranica, entrambe situazioni che richiedono attenzione medica.
Come controllare la fontanella neonato?
La fontanella del neonato può essere controllata delicatamente con le dita. Normalmente, in posizione seduta, la fontanella anteriore e quella posteriore risultano leggermente depresse rispetto al piano osseo. È come se sentissi un piccolo buco sotto le dita: mi raccomando non fare mai pressione in quel punto. Se hai qualche dubbio, fatti spiegare dal pediatra o dal neonatologo come toccare in maniera sicura quelle aree.
Cosa succede se non si chiudono le fontanelle?
Se la fontanella non si chiude nel tempo previsto, potrebbe essere un segnale di una condizione medica sottostante, come un disordine metabolico, un problema con la crescita delle ossa o un problema endocrino come l’ipotiroidismo. È importante discutere qualsiasi preoccupazione con il vostro pediatra per capire la causa e il trattamento più appropriato. Vale sempre il solito principio: siate tempestivi nel far controllare ciò che sembra anormale.
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Ricorda sempre che le informazioni contenute in un articolo non possono mai sostituire in alcun modo un consulto medico. In caso di dubbi o preoccupazioni sulla salute del tuo bambino, ti consigliamo di rivolgerti sempre al tuo pediatra di fiducia.