Sappiamo che una gravidanza in arrivo può essere un periodo di grandi emozioni e cambiamenti per le donne. Ci sono alcuni casi, però, in cui può diventare una situazione pericolosa per la madre e il feto: una di queste situazioni è proprio la gravidanza a rischio. In questo articolo, esploreremo cosa significa avere una gravidanza a rischio, come riconoscerla e come gestirla al meglio, anche appropriandosi dei propri diritti se si è donne lavoratrici.
Da quando ci si può mettere in gravidanza a rischio?
Una gravidanza può essere considerata a rischio fin dall’inizio, a causa di fattori legati alla madre, al feto o all’ambiente. Alcuni di questi fattori possono essere preesistenti, come malattie croniche o problemi genetici, mentre altri possono svilupparsi durante la gravidanza stessa, come complicanze legate alla gestazione o all’accrescimento del feto.
Per esempio, ci possono essere problemi legati a dei distaccamenti, oppure problemi metabolici della madre, o ancora delle difficoltà con i sintomi della gravidanza che possono diventare così forti da essere invalidanti. Diciamo che, se la gravidanza è a rischio, non bisogna aspettare troppo tempo e gestirla come merita, per non rischiare episodi spiacevoli come, per esempio, l’aborto spontaneo.
Quali sono i sintomi di una gravidanza a rischio?
I sintomi di una gravidanza a rischio possono variare a seconda delle cause e della gravità della situazione. Naturalmente, nessun articolo può essere abbastanza esauriente, perché ogni donna è un caso a sé: se senti che qualcosa non sta andando per il verso giusto, senti immediatamente il tuo medico curante o il tuo ginecologo. Loro sono le figure che ti possono seguire al meglio, anche perché ti possono vedere di persona e fare tutte le valutazioni del caso. Comunque, alcuni segnali che possono indicare una gravidanza a rischio includono:
- Sanguinamento vaginale
- Dolore al basso ventre
- Contrazioni regolari pre-termine
- Mancato aumento di peso o perdita di peso durante la gravidanza
- Mal di testa intensi e persistenti
- Visione offuscata o problemi di vista
- Gonfiore eccessivo nelle mani, nei piedi o nel viso
- Aumento eccessivo della pressione sanguigna
Se sperimenti uno o più di questi sintomi, ricorda di recarti dal tuo medico o, se senti che la situazione è emergenziale, al pronto soccorso.

Quanto dura la gravidanza a rischio?
La durata di una gravidanza a rischio dipende dalla causa sottostante e dalla sua gestione. In alcuni casi, il rischio può essere ridotto o eliminato attraverso un trattamento medico appropriato o modifiche allo stile di vita – che possono esserti suggerite dal tuo medico, ginecologo o eventualmente anche dal tuo nutrizionista se i problemi sono alimentari/metabolici.
In altri casi, il rischio può persistere per tutta la durata della gravidanza e normalmente si preferisce lasciare la mamma a diversi livelli di riposo, così da diminuire il rischio e darle la possibilità di far crescere il feto nelle condizioni più sicure e confortevoli possibile.
Chi stabilisce la gravidanza a rischio?
Un medico o un ostetrico-ginecologo è responsabile della diagnosi e della gestione delle gravidanze a rischio. Questi professionisti valuteranno attentamente la situazione clinica della madre e del feto e forniranno raccomandazioni personalizzate per garantire la sicurezza e il benessere di entrambi.
Ricorda di avere sempre un contatto costante col ginecologo dal momento in cui avrai il tuo primo test positivo, a ogni periodo importante dei 9 mesi di gestazione, anche per sapere quando fare gli esami necessari.
Quali sono le settimane di gravidanza più a rischio?
I rischi relativi alle settimane di gravidanza sono diversi a seconda del periodo. Se il primo trimestre in genere è quello dove la maggior parte delle gravidanze non destinate a diventare neonati si fermano, ci sono comunque altri rischi durante i periodi successivi. Una breve panoramica potrebbe essere questa (potrai approfondire i vari trimestri se vorrai):
- Il primo trimestre: come abbiamo detto, è il periodo in cui si verifica la maggior parte dei casi di aborto spontaneo;
- Il secondo trimestre: in questa fase della gravidanza possono verificarsi complicanze come la dilatazione cervicale o la rottura prematura delle membrane
- Il terzo trimestre: in quest’ultima parte della gravidanza si rischia il parto pretermine, la pre-eclampsia e la possibilità di un cesareo non programmato.
È importante seguire attentamente le raccomandazioni del tuo medico e monitorare i sintomi durante tutta la gravidanza, così da intervenire in tempo in caso di problemi e tranquillizzarti nel caso la situazione resti nella norma.

Chi trasmette il certificato di gravidanza a rischio all’INPS?
Il certificato di gravidanza a rischio viene solitamente emesso dal medico curante o dall’ostetrico-ginecologo che ti segue. Questo documento è fondamentale per garantire alla futura madre i diritti e le tutele previste dalla legge in caso di gravidanza a rischio, come per esempiol’astensione dal lavoro o l’accesso a specifici benefici previdenziali – che normalmente non vengono negati.
Una volta ottenuto il certificato, la lavoratrice dovrà presentarlo al proprio datore di lavoro, che a sua volta lo trasmetterà all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) per avviare le procedure necessarie e ottenere le prestazioni previste. Naturalmente, rispetto a quando scriveremo questo articolo, le norme potrebbero variare e ti invitiamo comunque a fare un’ulteriore verifica sul sito ufficiale dell’ente di previdenza sociale.
Sei pronta al parto?
La gravidanza a rischio richiede un’attenzione e un monitoraggio particolare per garantire il benessere della madre e del bambino. È importante informarsi sui sintomi, sui periodi più a rischio e sulle procedure da seguire per ottenere i benefici e le tutele previste dalla legge. In caso di dubbi o preoccupazioni, è fondamentale consultare il proprio medico o un ostetrico-ginecologo di fiducia. Noi di Genitore Informato faremo di tutto affinché tu possa avere tutta l’informazione e il supporto adeguato: questi possono davvero fare la differenza nel gestire al meglio una gravidanza a rischio e garantire un esito positivo per madre e bambino.
Una volta superato questo periodo, sarà il momento di prepararsi al parto e a ciò che verrà dopo. Noi, insieme a FattoreMamma e al Policentro Pediatrico e Donna di Milano abbiamo creato un corso PreParto completo che ti aiuterà a sentirti preparata e tranquilla per quel momento tanto magico quanto impegnativo.
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