Il massaggio perineale è una pratica essenziale nel percorso per la preparazione al parto. Ma non solo, può essere effettuato anche per scopi terapeutici. In questo articolo, cercheremo di coprire gli aspetti principali relativi a questa pratica.
Chi fa il massaggio perineale?
Chi si affida al massaggio perineale, normalmente, è la donna in dolce attesa. Siccome il parto può essere molto stressante sulla muscolatura della zona pelvica e anale, la cosa migliore da fare è prepararne la flessibilità in anticipo, così da presentarsi al parto con una pelvi flessibile e meno prona a lacerazioni.
Innanzitutto, è importante sapere chi può fare il massaggio perineale. Questo può essere effettuato da una persona stessa, dal partner o da un professionista del settore come un ostetrica o un fisioterapista specializzato. È compito del professionista insegnare la tecnica corretta per eseguire il massaggio in modo tale che possa essere ripetuto a casa.
È importante ricordare che il massaggio perineale deve essere effettuato con cura e attenzione, dato l’alto numero di nervi e vasi sanguigni presenti nell’area. Dev’essere eseguito con le mani pulite e utilizzando un lubrificante a base d’acqua per evitare irritazioni.
Come si procede per il massaggio perineale?
Prima di procedere con il massaggio perineale è consigliabile svuotare la vescica e il retto. È fondamentale che le mani siano pulite, senza anelli e con le unghie ben tagliate. Per facilitare il movimento delle mani e l’inserimento delle dita, è possibile utilizzare un lubrificante o un olio, purché siano compatibili con uso interno e non alterino il pH della zona genitale.
Le tecniche di massaggio sono diverse: pressioni costanti o ritmiche, massaggi circolari ampi o focalizzati, trazioni e scivolamenti superficiali o profondi. Il massaggio mira e porta al rilassamento muscolare, quindi è importante conoscere la posizione dei muscoli del pavimento pelvico.

Quando è il momento giusto per farlo?
Solitamente, si consiglia di iniziare il massaggio perineale dalla 34ª/36ª settimana di gravidanza, ma questo non preclude la possibilità di iniziare prima. È un ottimo modo per esplorare e conoscere meglio il proprio corpo. Inoltre, è molto utile nella riabilitazione del pavimento pelvico per trattare il dolore pelvico, la dispareunia e il vaginismo. Si può effettuare quando si desidera o se se ne avverte la necessità, per quanto tempo si vuole e si ha a disposizione.
Come sapere se lo sto facendo correttamente o meno?
Non esiste una tecnica universale, ma è una questione di trovare quella più adatta a te. Inizialmente, può risultare più difficile da fare da soli o da persone non esperte, ma la pratica migliora la manualità e se si hanno difficoltà con le mani, esistono altri strumenti disponibili. Durante l’esecuzione, è importante che non si provi dolore. Un leggero fastidio può essere normale, specialmente nelle aree di maggiore tensione, come in qualsiasi altro massaggio, ma non si dovrebbe mai provare dolore.
Quante volte fare massaggio perineo?
La frequenza del massaggio perineale dipende dal motivo per cui lo si sta facendo. Per la preparazione al parto, si consiglia di iniziare a fare i massaggi a partire dalla 34esima settimana di gravidanza, per una durata di 10 minuti al giorno e per 3-4 volte alla settimana.
Per scopi terapeutici, la frequenza può variare a seconda della condizione e delle indicazioni del terapeuta.
A cosa serve il perineo?
Il perineo è un gruppo di muscoli situato tra l’ano e i genitali. Svolge diverse funzioni importanti tra cui il supporto agli organi pelvici, il controllo della minzione e delle feci, e gioca un ruolo cruciale durante il parto.
Un perineo forte e flessibile può aiutare a prevenire problemi come l’incontinenza urinaria e fecale, il prolasso degli organi pelvici e può facilitare il parto vaginale e prevenire eventuali lacerazioni.
Noi siamo con te.
Il massaggio perineale è uno strumento prezioso per la preparazione al parto e per il mantenimento della salute del pavimento pelvico. Speriamo che queste informazioni siano di aiuto per te. Ricorda, ogni corpo è diverso e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra. È sempre meglio consultare un professionista che ti può seguire di persona.
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In questo viaggio della genitorialità non sarete mai soli, noi siamo con voi.