Sempre più spesso si vede o si sente pubblicizzare la melatonina come un rimedio specifico per i disturbi del sonno.
Poiché i bambini, soprattutto se nati da poco, tengono svegli i genitori, si potrebbe essere portati a credere che somministrare questa sostanza anche ai più piccoli sia un rimedio efficace e soprattutto naturale.
È davvero così? Ma cos’è esattamente la melatonina, e nei bambini a cosa serve? Soprattutto, ha senso o è dannoso?
Melatonina neonati: funziona davvero?
A queste e altre importanti domande vogliamo rispondere in questo articolo.
La melatonina: cos’è?
Cominciamo con il capire di cosa stiamo parlando.
La melatonina è una sostanza che il corpo umano secerne autonomamente, e che serve proprio per regolare i cosiddetti ritmi circadiani, cioè i ritmi che a loro volta regolano il sonno.
È diventata famosa, e forse anche alla moda, perché si è cominciato ad impiegarla massicciamente proprio per contrastare gli effetti del jet lag, cioè lo sfasamento della veglia a causa dei voli molto lunghi in aereo.
Ecco perché poi, per lo stesso principio, si è passati ad usarla anche per dormire.
Possiamo quindi notare subito due cose importanti che non vanno sottovalutate, e che sono legate tra loro.
Innanzitutto la melatonina è già prodotta dal corpo umano, quindi anche i bambini sono in grado di farlo (anche se alcuni mettono un limite dei 3 mesi, cioè che prima dei 3 mesi il bambino non sarebbe in grado di produrla)
In secondo luogo, non è pericoloso andare a influire su un meccanismo perfetto come quello della regolazione ormonale nei piccini, il cui sonno è normalmente frazionato?
Insomma, dare la melatonina ai neonati può essere realmente utile o rappresenta una scorciatoia pericolosa?

A cosa serve la melatonina nei bambini?
La seconda domanda alla quale è utile rispondere è se la melatonina per neonati abbia un reale valore di utilità.
Se consideriamo il lavoro del dottor Rodriguez in merito, direttore del ‘Comprehensive Epilepsy Center-Sleep Center’ a New York, apprendiamo che la melatonina svolge il suo effetto soprattutto sulle persone anziane, addirittura sugli ultra settantenni. Il motivo è che queste persone ne producono di meno.
È inoltre dimostrato che a trarre giovamento dalla somministrazione di melatonina sono i giovani che svolgono lavori su turno, e che quindi non possono dormire regolarmente, mentre Rodriguez ne sconsiglia la somministrazione ai più piccoli.
Tuttavia non si può liquidare così l’argomento, perché gli effetti positivi della sostanza ci sono, ed è per questo che nel 2016 si è tenuto a Firenze un convegno pediatrico per studiare gli effetti e le relazioni tra melatonina e neonati.
Ad esempio, nei bambini la melatonina può servire nei casi di nascita pretermine, e viene impiegata con successo nei casi di stress ossidativo o asfissia.
Inoltre dare la melatonina per dormire ai bambini sembra migliorare la qualità del sonno di notte.
È importante rassicurare i neo genitori dicendo anche che da questi studi non sono emersi effetti collaterali di rilievo nei bambini.
Quali sono gli effetti collaterali della melatonina?
A proposito di effetti collaterali, diversi studi hanno confermato la scarsità degli effetti stessi, anche su persone adulte.
Tuttavia, e questo è proprio il motivo per cui molti medici invitano alla cautela sulla somministrazione, mancano studi a lungo termine.
Nell’ultimo paragrafo vedremo come esistano delle sindromi e degli stati patologici particolari in cui la somministrazione della melatonina si è dimostrata utile, ma abusarne o usarla solo per far dormire meglio il bimbo (e il genitore) è un atteggiamento sul quale non tutti i pediatri sono concordi.
Quando si può dare la melatonina ai neonati?
Specifichiamo a questo punto che la melatonina non va demonizzata, ma che può essere considerata come un valido aiuto laddove esistano reali problemi di addormentamento, risveglio precoce e sonno disturbato.
Ricorda che le regressioni sonno sono assolutamente normali e fisiologiche e intervenire con la melatonina non ti aiuterà a superare meglio questa fase.
In questi casi infatti tutta la famiglia ne risente, e quindi non c’è assolutamente nulla di male nel rivolgersi al proprio pediatra per questo.
La melatonina può essere data tramite un integratore alimentare o tramite allattamento artificiale non prima del 5 mese di vita.
Attenzione però, perché la sola somministrazione di questa sostanza non basta, soprattutto se il bimbo ha difficoltà a gestire il momento dell’addormentamento.
Ad esempio, se il piccino non vuole mai andare a dormire o il bambino non dorme se non si trova nel lettone, forse il problema non è il suo ritmo circadiano, ma le sue abitudini.
Quello che si può fare in questi casi allora è instaurare una buona routine, in modo che il bimbo piano piano si abitui ad avere orari regolari, a dormire nel proprio lettino, o effettuare il co-sleeping a seconda della decisione dei genitori, a non alzarsi durante la notte e così via.

Cosa dice la scienza della melatonina
La cosa fondamentale da comprendere è che allo stato attuale non sono moltissimi gli studi in merito, e quelli che sono stati condotti hanno riguardato bambini con disturbi sui quali in effetti la melatonina ha apportato dei giovamenti.
Ad esempio si è trattato di bambini non vedenti (la produzione della melatonina viene attivata quando si passa dalla luce al buio), o con disturbi del sonno, o ancora con problemi neurologici come l’epilessia o il disturbo dell’attenzione. In questi casi allora la scienza è concorde nel suggerirne l’impiego.
Anche nei casi in cui il bambino deve essere sedato perché deve sottoporsi a esami invasivi la melatonina aiuta a sedarlo.
Invece, se il problema del sonno può essere approcciato in maniera più integrata, la melatonina può aiutare nel breve periodo, mentre sarebbe meglio evitarla a lungo, in quanto allo stato attuale non sono ancora noti gli eventuali effetti avversi sullo sviluppo del bambino e dell’adolescente che entra nella fase della pubertà.
Meglio parlarne con il pediatra.
Cosa pensiamo noi di Genitore Informato
Noi di Genitore Informato pensiamo che la melatonina sia solo un debole e poco sicuro espediente a cui ricorriamo in momenti di grande stanchezza e sconforto.
La melatonina, come già detto all’interno di questo articolo non può essere data per un lungo periodo e soprattutto non esistono studi sufficienti che ne dimostrino la sicurezza e l’efficacia sui bambini.
Se ti trovi in un momento difficile, se il tuo bambino non dorme e non sai cosa fare, abbiamo realizzato un percorso che ti aiuterà a instaurare buone abitudini al sonno, il percorso si chiama “SONNO FELICE”.
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