Sarà capitato a tutti di sentir citare il metodo Montessori, ma sapete realmente di cosa si tratti e chi è Maria Montessori? Scopriamolo insieme.
Chi è Maria Montessori
Maria Montessori fu una donna di grande cultura e dalla personalità poliedrica, fu la terza in Italia a conseguire la laurea in Medicina. Fin da subito mise il suo sapere al servizio della gente e della scienza.
Proprio nello svolgimento della sua professione, dall’osservazione nei pazienti bambini dei comportamenti tenuti a seguito di diversi stimoli, trae fondamento quello che diventerà il suo celebre metodo educativo.
Il suo trasporto verso i più piccoli e le loro incredibili capacità la portò ad approfondire gli studi orientandosi anche verso la pedagogia e la filosofia.
Fu osteggiata da molti per i suoi metodi considerati rivoluzionari, in totale contrapposizione con il conservatorismo dell’epoca, e per l’ostinata credenza nelle capacità di tutti i bambini.
La fama dei successi ottenuti ben presto valicò i confini nazionali: cosa davvero stupefacente se si pensa alle modalità e ai tempi di comunicazione dell’epoca.
Prova e testimonianza della validità del suo metodo è l’ancora attuale favore che riscuote tra pedagogisti, insegnanti e genitori.

In che cosa consiste il metodo Montessori?
Il metodo montessoriano parte dalla teoria del lavoro libero: il bambino, avendo a sua disposizione una serie di oggetti o di attività, sceglie in maniera puramente istintiva quale usare o svolgere.
Lavoro libero che è capacità di autodeterminazione ma mai assenza di regole: poche, chiare e seguite da tutti, adulti in primis.
La vista, il profumo degli oggetti, il rumore prodotto, la manipolazione intesa come conoscenza attraverso il tatto é uno stimolo alla comprensione e all’acquisizione del sapere.
È per questo che la mano viene definita per la prima volta organo sensoriale, perché tramite lei si svolge l’esperienza e si acquisisce conoscenza. Il nuovo punto di partenza è la pedagogia scientifica: la scienza a servizio dell’educazione, sviluppo delle funzioni mentali che deve essere associato e andare di pari passo con lo sviluppo biologico.
Apprendimento del bambino
L’apprendimento del bambino è il risultato conseguito a seguito della ricezione degli stimoli giusti.
Il piccolo impara giocando, intendendo per gioco non solo quello ludico, che pure ha una sua notevole importanza, ma anche un qualunque lavoro che sia finalizzato a un obiettivo.
Mettere in ordine i giochi, sovrapporre gli oggetti e qualunque altra attività pratica il cui svolgimento sia da stimolo per lo sviluppo dei 5 sensi, un’esperienza diretta e non emulativa, genera quella sicurezza che deriva da una conoscenza pratica sperimentata in prima persona.
Vi sono dei periodi, definiti da Maria Montessori sensitivi, tra i 3 e i 4 anni, in cui la mente dei bambini è particolarmente ricettiva e incline a ricevere stimoli che riguardano tutti i rami del sapere: saranno questi concetti dati in embrione a essere sviluppati nel tempo dai bambini secondo le loro attitudini personali.
“Gettiamo i semi di tutte le scienze” è uno dei principi, da lei stessa enunciati, più rappresentativi del suo pensiero. In particolare il periodo tra i 3 e i 6 anni è considerato come embrionale per la formazione e lo sviluppo del carattere ed è per questo che va particolarmente seguito.
Come insegnare con il metodo Montessori?
Insegnare con il metodo Montessori prevede l’adeguamento del metodo stesso all’età del bambino: ogni fase di crescita deve essere accompagnata dagli stimoli giusti.
Ci sono però dei principi che potremmo indicare come base di questo metodo: concentrazione e indipendenza sono infatti rispettivamente il mezzo e fine del metodo Montessori.
Insegnare con il metodo Montessori vuol dire favorire l’esperienza diretta; gioire con il bambino per il successo di un compito portato a termine; non intervenire nelle attività che é in grado di svolgere: questo minerebbe le sue certezze e la sua autostima.
L’esercizio di raccogliere gli oggetti più piccoli (tutto riportato all’età giusta per farlo!) svilupperà quella stessa mobilità di pollice e indice utile a impugnare la penna, favorendo così l’approccio con la scrittura.
Un’altra cosa da evitare è l’astrazione: i bambini, specie se molto piccoli, imparano meglio se possono manipolare perché associano il nome e il concetto all’oggetto.
Questo sarà il primo passo per l’acquisizione dei primi fonemi e ripetere i suoni delle lettere che compongono le parole getterà le basi di quella “consapevolezza fonemica” che, più tardi gli servirà per imparare a leggere.
Quali sono i principali oggetti Montessoriani?
Gli oggetti Montessoriani sono generalmente tutti quegli oggetti in grado di stimolare i bambini, ed è per questo che generalmente sono divisi per categoria in base al risultato da raggiungere. Senza entrare troppo nello specifico prendiamo ad esempio alcuni degli oggetti più comuni ai quali è attribuita valenza generale.
Gli Incastri e la Torre Rosa aiutano i bambini più piccoli a sviluppare i primi rudimenti matematici e fisici perché insegnano entrambi la giusta collocazione e, la torre, la progressione.
Per lo sviluppo sensoriale si possono far toccare ai bambini oggetti caldi, freddi, lisci, ruvidi e questo, oltre a dare una diversa sensazione tattile, farà associare il giusto nome ad ogni caratteristica, gettando il seme dei primi concetti scientifici.
Inoltre, per aumentare l’autonomia dei bambini, viene incoraggiato l’uso di un arredamento fatto su misura a partire dal famoso letto montessoriano che ha la caratteristica di essere molto basso e di consentire anche ai bambini più piccoli di scendere senza pericolo.

Asili Montessori
Gli Asili Montessori sono strutturati proprio in questa ottica: tutto è a portata di mano. Il tavolo, la sedia, lo sgabello, i vassoi e le mensole, tutto ha la grandezza proporzionata alla statura dei bambini. La classe è ordinata, organizzata, lo spazio è accogliente e diviso in aree tematiche.
Questo consente al bambino di svolgere ogni azione autonomamente: scegliere, prendere, mettere a posto.
La maggior parte di queste strutture è privata o paritaria ma anche gli asili statali possono essere Montessoriani o aprire una sezione che segua questo metodo.
Ovviamente esiste tutto un iter burocratico da seguire che va oltre il costo degli arredi: anche gli insegnanti devono essere in possesso della specializzazione Montessori e servono autorizzazioni su diversi piani.
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