Mio figlio gioca con il cibo perché ha iniziato a mangiare cibo solido.
Questo è un momento di transizione molto importante ed è bene conoscere tutte le possibili evenienze.
Finalmente possiamo ridurre il lavoro da fare in cucina, i piatti diversificati da preparare e quell’attenzione al millilitro tra il brodino e la carne.
Ormai ha messo qualche dentino e stiamo affrontando la tanta temuta “fase della dentizione” dove ogni ogni colpa va ai denti, il suo pasto non lo soddisfa più come una volta, ha bisogno di mangiare qualcosa di gustoso e di diverso, insomma capirai che dopo parecchi mesi in cui ha mangiato la solita pappona e ti ha guardato mangiare lasagne e pasta al pesto per lui è ora di passare a qualcosa che lo soddisfi un po’ di più.
Per fare questo, ti consiglio di fare un corso di disostruzione pediatrica, se non l’hai già fatto.
è importante essere in grado di intervenire se dovesse strozzarsi con del cibo.
Le manovre di disostruzione sono differenziate tra lattanti e bambini un po’ più grandi, conoscerle entrambe è molto importante per salvare la vita di tuo figlio, ma anche quella di chiunque altro ti circonda.
È importante stare sempre accanto al bambino quando mangia in modo da controllare che i pezzi di cibo siano adeguati e che non ci siano problemi.
Iniziamo piano piano
Andiamo avanti sempre per grandezze e consistenze.
Un bambino che si trova a mangiare del cibo solido per la prima volta è bene che sperimenti la consistenza del cibo dentro la propria bocca in modo graduale.
Lasciamo che sperimenti il cibo anche con le mani:
dentro e fuori dalla bocca, lo osservi e poi di nuovo in bocca.
Il bambino sta apprendendo delle nuove consapevolezze e conoscenze.
Possiamo ad esempio mettere dei pezzettini di pane sul tavolo davanti a lui e attendere che sia lui a prenderli e mangiarli, da solo.

Certo, non è semplice per lui capire quello che sta succedendo, fino ad oggi la comodità di essere allattato al seno o al biberon era una pacchia, ma le cose da oggi cambiano e per lui inizia un nuovo modo di alimentarsi.
Dopo aver preso il pezzettino di pane potrebbe decidere di osservarlo per poi lanciarlo a terra oppure di lasciarlo sul tavolo o semplicemente di mangiarselo.
L’imitazione è anche qui parte fondamentale: i fratelli ad esempio sono un ottimo spunto, ma anche i genitori e chi mangia insieme a lui.
A questo punto il tentativo sarà di fare tutto da solo: bere da solo, mangiare da solo.
Non avendo ancora imparato a utilizzare la tecnica raffinata di coltello e forchetta, le mani diventano l’unico mezzo conosciuto per mangiare.
L’uso delle mani
Vedere un bambino che infila le mani nel piatto di pasta al pomodoro e inizia a mangiare con le mani perdendo pasta da tutte le parti, fa venire i brividi a qualsiasi adulto.
“Nooo non così, sporchi la tovaglia”
“Ma così cade tutto a terra!”
“Ti sporchi tutto!”
È importante per un bambino avere la possibilità di sperimentare.
In questa fase ben precisa per lui è molto più importante sperimentare, piuttosto che mangiare.
I genitori troppo rigidi potrebbero ottenere sì una tavola immacolata, ma a lungo andare potrebbero dare l’avvio a situazioni di rifiuto da parte del bambino.
Il bambino, attraverso la manipolazione del cibo, inizia a riconoscere quello che ha in mano e ad impararne il nome e la consistenza.
A quest’età l’apprendimento passa prevalentemente attraverso il gioco e, anche in questo caso, il bambino gioca con il cibo per impara a conoscerlo.
Questa sperimentazione sembra essere un ottimo punto di partenza per avere un buon rapporto con il cibo sia nel presente che da adulto.
Lasciamo ai nostri bambini la possibilità di toccar con mano e di arricchire le loro conoscenze.
Spesso i bambini a tavola diventano molto schizzinosi e frutta e verdura vengono abbandonati nel piatto.
Lasciar mangiare con le mani anche questi alimenti lo sprona ad avvicinarsi a cibi che detesta.
Certo, magari bisogna metterci un po’ di fantasia e cucinare le verdure in modi un po’ diversi dal solito, ma il risultato è sicuramente migliore rispetto all’aeroplanino che arriva guidato da mamma e papà che va bene fino ai 5 mesi e poi… l’aeroplanino lo voglio guidare io!
Se il gioco prende il sopravvento rispetto al mangiare, non preoccupiamoci troppo: ben presto il bambino tornerà a mangiare regolarmente, appena sarà riuscito a padroneggiare queste nuove competenze.

Anche se il cibo solido sta diventando sempre più l’alimento principale ricordiamoci di non eliminare del tutto, soprattutto all’inizio, un po’ di latte ed eventualmente delle vitamine per integrare, ma di questo parlane con il pediatra.
Nonostante la presenza di alcuni dentini, il bambino è abituato a succhiare e di conseguenza la masticazione non è ancora predominante.
Consigli per i genitori
- Preparati ad ogni evenienza, fai un corso di disostruzione.
- Taglia gli alimenti in modo molto fine.
- Sii sempre presente.
- Metti delle tovagliette in plastica sotto il piatto, ti faciliteranno la pulizia.
- Non avere fretta, lascialo mangiare lentamente.
- Non arrabbiarti se si sporca o sporca a terra, piano piano inizierà a mangiare in modo più pulito.
- Invitalo a fare da solo.
- Quando la sperimentazione del cibo sarà finita, introdurrai le posate.
- Se dovesse passare molto tempo a guardare il cibo piuttosto che mangiarlo, potresti aiutarlo imboccandolo di tanto in tanto, se te lo permette.
Il momento del pasto è un momento molto importante. Non vuoi che tuo figlio sviluppi dei disturbi alimentari che possono creare anche danni molto gravi sia a livello psicologico che fisico. Per dare il massimo valore al momento del pasto e gestirle nel modo più ottimale, abbiamo creato una guida approfondita che hanno già usato migliaia di genitori.
Se il momento del pasto è problematico per te e il tuo bambino, potrebbe essere una buonissima soluzione per te.