Durante il primo anno di vita può essere normale che i bambini si sveglino molte volte durante la notte. Se il neonato si sveglia ogni ora, non preoccuparti: non sei sola.
Questa non è certamente una regola fissa: molti neonati sono “dormiglioni” e hanno la tendenza a dormire 10-12 ore di fila fin dai primi mesi di età, ma la maggior parte dei bambini si sveglia anche molte volte durante la notte e piange. Come fare, dunque, in questi casi? Vediamo le possibili cause dei continui risvegli notturni nei neonati.
Perché alcuni neonati si svegliano ogni ora?
Perché il bambino si sveglia ogni ora di notte? Per scoprire tanti consigli e regole da seguire per regolarizzare il sonno dei neonati consigliamo di leggere la nostra guida “Sonno Felice”. Le cause più comuni correlate ai continui risvegli del bambino sono i seguenti:
– l’allattamento su richiesta
– l’agitazione causata dal “senso di abbandono“
– la presenza di dolori o fastidi
– periodi di sonno giornalieri molto prolungati
L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di effettuare l’allattamento materno esclusivo e su richiesta per almeno i primi sei mesi di vita del bambino. La conseguenza dell’allattamento al seno è che il bambino si nutre con il latte materno molto frequentemente, anche di notte: in questi casi è normale che il bambino si svegli per cibarsi, seguendo il suo naturale ritmo biologico.
Va poi considerato che il neonato, quanto più è piccolo quanto più si sveglierà di notte (nei primissimi mesi di vita è assolutamente fisiologico che il neonato si svegli frequentemente, anche senza alcun motivo apparente). In alcuni casi i risvegli notturni frequenti sono provocati dal “senso di abbandono” della madre, nel senso che i piccoli si svegliano e, vedendosi da soli, percepiscono come dolorosa la separazione e piangono.
L’angoscia da “separazione” appare soprattutto quando il piccolo non vede la madre accanto a se al risveglio, oppure quando comincia a stare con i nonni o con la babysitter, accentuandosi soprattutto nel momento del sonno. Tutti i bambini hanno il bisogno emotivo di sentire i propri genitori vicini, per questo, quando si svegliano e piangono, è importante abbracciarli e far sentire loro la vicinanza materna e paterna.
In altri casi, invece, i continui risvegli notturni sono dovuti alla presenza di dolore o fastidi (pensiamo alle cosiddette “coliche”, molto frequenti nei bambini tra i due e i quattro mesi).
In questi casi basta accudire il piccolo e assicurarsi che stia bene, monitorando la temperatura corporea e osservando i consigli del pediatra.
Un altro importante disturbo al sonno del bambino è il Riflesso di Moro.

Cosa fare per gestire i risvegli?
Molto spesso il bambino si sveglia continuamente di notte per un semplice motivo fisiologico: i continui periodi di sonno prolungati durante il giorno. Solitamente infatti, soprattutto dopo le poppate, i bambini tendono ad addormentarsi, ed è importante che i genitori rispettino queste pause del sonno diurno dei neonati.
Via via che il piccolo si abituerà a fare meno “pisolini”, nel corso del giorno, dormirà di più durante la notte. La cosa importante è che il piccolo comprenda la differenza tra le ore del giorno e le ore della notte. Questo significa che, durante le ore diurne, è meglio evitare di chiudere le tapparelle o rimanere in totale silenzio. Durante la notte il bimbo percepirà in questo modo la differenza con il giorno, e imparerà a distinguere le due cose.
Va considerato infatti che i piccoli, nel corso della notte, si svegliano frequentemente a causa di un cambiamento fisiologico delle loro onde cerebrali, che mutando cambiano di conseguenza anche i cicli naturali del sonno quando passano dalla fase REM alle fasi non REM.
Quando i piccoli passano da una fase all’altra, infatti, si verificano dei cambiamenti naturali nel loro ciclo del sonno, ed è proprio durante questa transizione che tanti neonati si svegliano di notte. In alcuni casi gridano, in altri piangono, spesso si svegliano semplicemente perché hanno anche fame.
I bambini, così come gli adulti, si svegliano durante la notte anche 5-6 volte, proprio nel corso di questi momenti di transizione. Se è vero dunque che la stragrande maggioranza dei neonati è in grado di dormire anche per sei ore continue, nei primi mesi di vita, dopo i primi sei mesi di vita il loro ritmo di sonno cambia e le loro onde cerebrali cominciano ad avere uno schema più simile a quello delle persone adulte.
Per velocizzare i tempi fisiologici del sonno ritmo-sveglia, i genitori devono cercare di fare sempre meno durante questi risvegli notturni, via via che il bimbo cresce, per aiutare il bambino a calmarsi senza l’aiuto degli adulti.

Cosa possono fare i genitori per migliorare il sonno dei bambini nei primi mesi di vita?
Se il bambino si sveglia ogni ora durante la notte, è facile per i genitori farsi prendere dallo sconforto e dal disagio, soprattutto a causa della mancanza di un sonno ristoratore per un periodo di tempo molto prolungato.
In questi casi può essere utile adottare alcuni accorgimenti, che aiutano a far rilassare il piccolo e a farlo dormire più serenamente, in primis quello di fare un bagnetto al bambino vicino all’ultima poppata serale, prima di addormentarlo.
Va considerato che i bambini amano le routine: i rituali piacevoli, soprattutto se attuati prima di dormire, sono molto confortanti per il piccolo e lo aiutano a stabilire degli schemi automatici che inducono e migliorano il sonno: un bagnetto rilassante, una luce soffusa e un’atmosfera rilassata nella culla, un massaggio sulla schiena e un pigiamino soffice possono aiutare il piccolo a prendere sonno e dormire per molte ore consecutive.
Anche l’allattamento può aiutare: una poppata o un biberon prima di coricarsi è un ottimo modo per far capire al piccolo che è ora di andare a dormire. L’allattamento al seno peraltro, grazie al contatto con il calore della pelle della mamma, conforta il bambino e lo aiuta ad addormentarsi.
Un valore da ricordarsi in questi momenti che possono essere anche molto difficili se il bimbo fatica a dormire è essere coerenti e costanti: nessun cambiamento strutturale avverrà mai dal giorno alla notte. I cambiamenti veri richiedono costanza ed è questo che insegniamo nel nostro percorso dedicato al sonno del bambino.