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Giugno 14, 2023

La neurodivergenza è un concetto che sta diventando sempre più conosciuto e discusso. In un mondo in cui si cerca di valorizzare le differenze e promuovere l’inclusione, comprendere la neurodivergenza è fondamentale per offrire un sostegno adeguato e comprensivo a chi ne è interessato. In questo articolo, proveremo a esaminare cosa significa essere neurodiversi, come riconoscere la neurodivergenza e come offrire supporto in modo efficace e rispettoso. Iniziamo!

Cosa è la Neurodivergenza?

La neurodivergenza è un termine usato per descrivere coloro che hanno un funzionamento neurologico atipico, spesso associato a disturbi come l’autismo, la sindrome di Asperger, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), la dislessia e altri disturbi del neurosviluppo. Il termine è stato coniato per contrastare l’idea che queste condizioni debbano essere considerate difetti o anomalie, ma piuttosto come variazioni naturali e valide del cervello umano.

Per spiegarci meglio: l’evoluzione richiede che vi sia una sufficiente diversità per garantire la sopravvivenza di una specie. Questa diversità viene espressa in molti modi e uno di questi potrebbe essere la neurodivergenza. Questo spiegherebbe, per esempio, perché alcune persone che presentano sintomi dello spettro autistico poi finiscano per condurre vite di grande successo o di genialità e, in alcuni casi, cambiare il corso della storia dell’umanità.

neurodivergenza

Cosa vuol dire non essere Neurotipico?

Essere neurotipico significa avere un cervello che funziona in modo “normale” o “tipico” secondo gli standard della società. In altre parole, le persone neurotipiche non hanno alcuna condizione di neurosviluppo che influisca sul loro modo di pensare, comunicare o interagire con gli altri.

Ricorda però un piccolo dettaglio: la normalità è un concetto statistico. Una cosa è normale quando è molto comune, così comune da rappresentare, appunto, ciò che esiste e succede quasi sempre. Ma non è detto che qualcosa di “anormale” sia per forza negativo: prova a pensare, per esempio ai geni, ai campioni olimpici, a grandi leader e imprenditori: nessuno di loro era, tecnicamente, normale.

In contrasto, le persone neurodiverse hanno cervelli che funzionano in modo diverso dalle norme stabilite. Questo può influenzare vari aspetti della loro vita, come le relazioni sociali, la comunicazione, l’apprendimento, l’autostima e il lavoro. Tuttavia, la neurodivergenza non è necessariamente una cosa negativa: come abbiamo detto, molte persone neurodiverse hanno talenti e abilità uniche che possono essere fonte di grande successo e soddisfazione.

Che cosa è la sindrome di Asperger?

La sindrome di Asperger è una forma di autismo spesso considerata “ad alto funzionamento”. Le persone con sindrome di Asperger hanno difficoltà nelle interazioni sociali, nella comunicazione non verbale e possono mostrare comportamenti ripetitivi o rigidi. Tuttavia, a differenza di altre forme di autismo, le persone con sindrome di Asperger spesso hanno abilità cognitive nella media o al di sopra della media e possono avere interessi molto focalizzati e intensi.

Nel 2013, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) ha eliminato la diagnosi di sindrome di Asperger, incorporandola nel più ampio “disturbo dello spettro autistico”. Tuttavia, molte persone che in precedenza avrebbero ricevuto una diagnosi di sindrome di Asperger continuano a identificarsi come tali.

Ricorda che se sospetti che il tuo bambino sia nello spettro autistico, è importante che uno specialista lo veda e faccia tutti i test necessari per giungere a un’eventuale diagnosi, così da poter migliorare la gestione della quotidianità e garantire un maggior benessere e supporto.

neurodiverso

Come capire se si è Neurodiversi?

La diagnosi di una condizione neurodivergente può essere complessa e richiede necessariamente una valutazione da parte di professionisti esperti, come neuropsichiatri o psicologi. Tuttavia, possiamo qui elencare alcune caratteristiche abbastanza comuni che potrebbero indicare la presenza di neurodivergenza:

  • Difficoltà nelle interazioni sociali e nella comprensione delle norme sociali
  • Problemi di comunicazione, come la difficoltà a interpretare segnali non verbali o a mantenere il contatto visivo
  • Interessi estremamente intensi e focalizzati su argomenti specifici
  • Comportamenti ripetitivi o rigidi
  • Difficoltà nel processare informazioni sensoriali, come la sensibilità al rumore, alla luce o al tatto
  • Problemi di apprendimento o di attenzione

Come abbiamo detto, se sospetti di avere un bambino neurodiverso, è importante consultare un professionista per una valutazione e un sostegno adeguati.

Come si riconosce un leggero autismo?

L’autismo è una condizione che si espande su uno spettro, il che significa che le persone autistiche possono manifestare una vasta gamma di sintomi e abilità. Un “leggero autismo” può essere più difficile da riconoscere rispetto a forme più gravi, ma alcune caratteristiche sono le stesse scritte poco sopra.

Anche in questo caso, se si sospetta la presenza di un leggero autismo, è importante consultare un professionista per una diagnosi e un sostegno adeguati. E ricorda che, anche se la vita potrebbe presentare diverse difficoltà nella gestione di un bambino autistico o neurodivergente, questo potrebbe anche presentarti delle opportunità di crescita incredibili.

Non esitare a chiedere aiuto e supporto, se ne senti il bisogno: potrai garantire una quotidianità migliore a te e al tuo bambino.

Noi siamo con te.

Genitore Informato si impegna a fornire informazioni e risorse utili per aiutarti a comprendere e gestire il tuo bambino. Attraverso guide, corsi e consulenze personalizzate, lavoriamo per offrire sostegno a tutti i genitori che stanno attraversando problematiche che non riescono a risolvere da soli.

Riconoscere e accettare la neurodivergenza è un passo importante verso un mondo più inclusivo e comprensivo. Insieme, possiamo celebrare le differenze e sostenere coloro che vivono con una neurodivergenza, garantendo che abbiano le stesse opportunità e il rispetto che meritano.

Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
Fondatrice di Genitore Informato e ideatrice del metodo Sonno Felice - certificata Sonno Sicuro e Primo Soccorso Pediatrico - supporta i genitori nel loro viaggio dal 2014.

Dott. Severino Cirillo

Laureato in Community Health, è il CEO di Genitore Informato e si occupa di validare l'informazione scientifica del blog e coordinare il team di esperti della redazione, composto da ginecologi, ostetriche, psicoterapeuti e altre figure del benessere e della salute in gravidanza, perinatale e genitoriale.

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