Quando il nostro bambino nasce è ancora lontano dall’avere l’aspetto che avrà poi nel tempo e uno dei difetti che spesso si spera di prevenire sono le orecchie a sventola neonato. Se è vero che in parte questa è una caratteristica genetica, è anche vero che qualcosa si può fare per limitare l’escursione delle orecchie dalla base del cranio e in questo articolo vediamo che cosa può essere fatto per rendere un po’ meno pesante quello che in tanti considerano un inestetismo da eliminare.
Come non far venire le orecchie a sventola al neonato?
Le orecchie a sventola sono una possibilità concreta anche per chi non ha una predisposizione genetica, soprattutto perché nei primi mesi il corpo del neonato è molto flessibile. Se hai provato a toccare le orecchie del tuo bambino nato da poco, avrai notato che sono molto morbide e flessibili e tendono a piegarsi e ripiegarsi su se stesse alla minima pressione.
Succede quindi che, durante l’allattamento oppure durante i sonnellini, un orecchio o entrambi si pieghino e restino in quella posizione accartocciata per moltissimo tempo e, nel tempo, questa posizione diventi lo standard.
Il metodo più semplice per evitare che questo diventi un difetto estetico “irrecuperabile” è assicurarsi che nei momenti in cui il neonato è immobile – per esempio durante il sonno o quando è in fascia o nel marsupio -non abbia le orecchie piegate verso l’esterno o ripiegate su se stesse. Può sembrare ovvio o una soluzione banale, ma è il primo grande intervento che puoi fare – prestare attenzione – per evitarti in futuro questo “problema” (chiariamo subito che l’orecchio a sventola è principalmente una condizione estetica e può anche essere valorizzata, non sono collegate a nessun problema di salute).
Quando le orecchie sono considerate a sventola?
Le orecchie a sventola sono orecchie che sporgono lateralmente dalla testa in modo più pronunciato del normale. Possono essere congenite o acquisite a seguito di alcune condizioni mediche o di traumi. Non esiste una misura precisa per determinare quando le orecchie si considerino a sventola, poiché dipende dall’osservatore e dalla percezione soggettiva della loro forma e dimensione. Tuttavia, in generale, le orecchie che sporgono in modo significativo dalla testa possono essere considerate a sventola, tenendo presente che un valore medio dell’angolo tra la testa e l’orecchio è di circa 30 gradi.

Orecchie a sventola neonato: la fascia serve?
Molti genitori ricorrono a un espediente intelligente che può anche essere efficace: la fascia intorno alle orecchie. Oltre ad essere un accessorio carino per rendere il nostro bimbo più dolce alla vista e proteggere parzialmente la testa nei periodi freddi, può sembrare che questo accessorio sia in grado di contenere l’escursione delle orecchie, prevenendo le orecchie a sventola.
In realtà, non esistono prove scientifiche che questo sia un comportamento efficace e, soprattutto, adatto. Certo: la fascia è in grado di tenere le orecchie in una determinata posizione – e in molti casi è effettivamente sufficiente – ma le cause delle orecchie a sventola sono varie, tra cui alcuni problemi congeniti già presenti dalla sesta settimana di gravidanza, e se il tuo caso non può essere “risolto” con una fascia, certamente non si risolverà. La cosa migliore da fare, se questa situazione desta qualche preoccupazione in te, è rivolgerti al pediatra che è in grado di fare una valutazione più completa e darti informazioni più precise riguardo anche a eventuali rimedi.
Quanto costa raddrizzare le orecchie?
Cominciamo dalle basi: il tuo neonato non è ancora sviluppato e, se il pediatra che lo segue non vede la necessità di un intervento, probabilmente è meglio attendere. Perché se è vero che le orecchie a sventola nei neonati non sono foriere di problemi di salute, nel tempo possonon diventare un inestetismo che intacca l’autostima e l’intervento diventa quasi inevitabile.
I costi di un intervento per “sistemare” le orecchie rientrano nell’ordine delle migliaia di euro, a seconda dello specialista che lo farà e della problematica che va risolta. Per ogni valutazione, riservati di parlare con gli specialisti che seguono te e il tuo bambino, per far sì che questa situazione non diventi traumatica per nessuno, ma allo stesso tempo rispettando i desideri di chi, quell’intervento, potrebbe volerlo o doverlo fare.
Ricorda che la salute emotiva è importante tanto quanto la salute fisica: trattare il corpo come un insieme di pezzi scollegati è un atteggiamento che in alcuni casi può funzionare, ma può rivelarsi miope nel lungo periodo.

Scelte consapevoli.
Ci rendiamo conto che vivere con un neonato può essere difficile e la sua gestione presenta tanti piccoli dettagli e problemi che spesso non sappiamo come risolvere, anche quando siamo preparati. Tutti i genitori commettono errori e questa è la normalità delle cose: non devi fartene una colpa.
Però puoi commetterne il meno possibile e hai il completo controllo sulla tua preparazione; puoi studiare, mantenerti informato e, quando serve, farti supportare da dei professionisti richiedendo una consulenza personalizzata per risolvere un problema specifico che magari si protrarrebbe nel tempo inutilmente.
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