È normale sentirsi a disagio e preoccupati quando senti tuo figlio pronunciare la sua prima parolaccia. Parolacce e bambini sono fonte di disappunto e imbarazzo, specialmente quando il bambino è particolarmente piccolo.
Questo momento però non deve destare alcuna preoccupazione perché, oltre a essere un fenomeno abbastanza comune, fa parte del processo di crescita e, nella maggior parte dei casi, è una situazione temporanea che potrai superare con facilità.
In linea generale la prima parolaccia arriva nel periodo della scuola materna dove i bambini hanno un’età troppo precoce per capire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
Ma perché i bambini dicono le parolacce e come dovresti reagire quando tuo figlio usa termini volgari e scurrili?
Prosegui nella lettura di questo articolo che ti permetterà di levarti qualche dubbio.
Cosa sono le parolacce
Prima di entrare nel merito della questione e capire come reagire se il tuo bambino dice le parolacce dobbiamo capire come definire le parolacce stesse.
La maggior parte dei vocabolari definisce le parolacce come termini volgari, sconci e offensivi; tuttavia non è sempre facile dare una spiegazione valida per identificare le parole che si possono dire da quelle che è meglio evitare.
Questo accade perché molte parole esprimono lo stesso significato di altre, pur essendo in un certo senso vietate proprio perché offensive. Inoltre, la lingua è sempre in evoluzione e qualcosa che fino a qualche settimana prima era accettabile, può diventare inaccettabile.
La parolaccia è quindi un modo di esprimere un concetto, uno stato d’animo, un comportamento oppure un fenomeno religioso in maniera dispregiativa e alle volte oscena.

Perché i bambini non possono dire parolacce?
Né i bambini né gli adulti dovrebbero dire le parolacce con regolarità e questo anche solo per il rispetto e la convivenza con gli altri. Naturalmente esistono contesti in cui la parolaccia è accettata e adeguata, ma sono poche le situazioni in cui questo include la presenza di bambini.
Esistono usi e costumi che è opportuno seguire per una corretta convivenza con il prossimo e per creare uno spazio sociale dove vivere in maniera serena.
I termini offensivi e dispregiativi di una certa emozione o sentimento vanno evitati perché, oltre a ferire il prossimo, rischiano di identificare una persona come sgradevole e poco incline alla socialità. Inoltre il bambino non è in grado di leggere tutti i sottotesti delle situazioni e difficilmente sarà capace a capire le sfumature per cui una parola è adeguata e un’altra non lo è.
Come far smettere di dire parolacce a un bambino?
Come scritto nelle righe precedenti è normale che durante gli anni della scuola materna tuo figlio inizi a dire qualche parolaccia sentita magari proprio dai compagni.
Questo fenomeno deve quindi essere considerato passeggero, ma entro certi limiti.
Le parolacce vanno corrette dai genitori che devono intervenire nella maniera opportuna e con la giusta delicatezza.
Se tuo figlio è molto piccolo, infatti, non riuscirà a comprendere il valore offensivo della parolaccia quindi, se reagisci in maniera troppo violenta o con punizioni eccessive, corri il rischio che smetta di dire le parolacce in tua presenza ma continui a farlo fuori.
Questo accade perché i bambini identificano i termini considerati vietati come una trasgressione che permette loro di sfidare l’universo adulto.
Per fare smettere a tuo figlio di dire le parolacce non è nemmeno corretto comportarsi in maniera esattamente opposta ossia facendo finta di niente perché lui penserà di non fare nulla di sbagliato. Come per ogni cosa, la scelta migliore è un equilibrio tra opposti e insegnamo come trovare questo equilibrio nel nostro percorso Genitore Fuoriclasse.
Perché mio figlio dice sempre parolacce?
L’interesse nei confronti delle parolacce inizia intorno ai tre anni ossia quando tuo figlio, ascoltando gli altri, prova a fare sue nuove parole delle quali però non è ancora in grado di comprenderne il significato.
Dai quattro anni, invece, il tuo bambino vede nella parolaccia una parola chiave, capace di destare l’attenzione degli altri.
Dai sei anni in poi i bambini riescono a capire il significato della brutta parola e usarla nel momento opportuno per sfogare la propria rabbia o alcune frustrazioni.
Le parole vietate sono quindi un momento di trasgressione, molto amato dai bambini che in genere ridono quando sentono pronunciare una parolaccia da un loro compagno.
Tuo figlio potrebbe dire sempre le parolacce proprio per questo amore verso il senso della trasgressione oppure per imitare un suo compagno che ritiene forte e invincibile, visto che si permette di fare cose che sono vietate senza che questo risulti in una punizione (almeno non in sua presenza)
Allo stesso tempo è probabile che il tuo bambino dica le parolacce per attirare l’attenzione per via delle reazioni che riesce a suscitare quando le pronuncia (per esempio sorpresa, stupore, divertimento o rabbia). Può essere proprio uno strumento per ricevere la TUA attenzione: per questo devi sapere come reagire con equilibrio, per evitare che il tuo bambino inizi a manipolarti.

Consigli esclusivi su come far smettere di dire parolacce
Una volta chiarito il concetto della parolaccia e del suo significato è giunto il momento di capire come comportarsi per correggere tuo figlio quando dice le parolacce.
Per prima cosa devi considerare l’età di tuo figlio; se ha intorno ai tre anni e lo senti pronunciare la sua prima parolaccia la cosa migliore da fare è rimanere “indifferenti”: questo non significa fregarsene, ma è importante avere reazioni dilazionate e limitate, così da non permettergli di collegare il comportamento con una reazione diretta. In questo modo sarà più facile neutralizzare l’effetto della parola ed eviterai di rinforzare il comportamento.
La curiosità verso queste parole nuove cesserà quasi subito dal momento in cui il piccolo non vedrà reazioni da parte dei genitori.
Quando tuo figlio si trova in un’età compresa tra i quattro e i sei anni devi cercare di agire in maniera delicata provando a dirgli che può usare altri termini per definire una persona o una cosa.
Dai sei anni in poi devi agire in maniera più incisiva spiegandogli che le parolacce non sono il modo migliore di comunicare.
Se ha usato termini brutti per offendere un suo compagno, per esempio, puoi chiedergli di mettersi nei suoi panni per capire come ci si senta ad essere offesi.
Un consiglio esclusivo valido per tutte le età è quello di dare sempre il buon esempio e creare un clima di fiducia dentro casa; in questo modo tuo figlio vedrà le parole vietate come un argomento sul quale riflettere.
Ci rendiamo conto che educare il proprio bambino non è affatto semplice, per questo motivo abbiamo creato un percorso che ti aiuterà a definire il tuo modello educativo e non solo, ti aiuterà anche a applicarlo con il tuo bambino.
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