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Marzo 28, 2022

Nonostante l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), sconsigli il parto cesareo se non in condizioni di assoluta necessità, ovvero quando il parto vaginale può mettere in pericolo mamma e/o bambino, sono molte le donne che ricorrono a questo metodo per far nascere il proprio figlio.

Le motivazioni che stanno dietro a questa scelta sono molteplici e possono avere carattere personale oppure essere dettate da un’esigenza specifica che impone questo tipo di intervento.

Se non conosci bene l’argomento continua nella lettura di questo articolo dove troverai alcune risposte alle tue domande.

Cos’è il parto cesareo?

Il parto cesareo è un vero e proprio intervento chirurgico che prevede la nascita di un bambino grazie a un‘incisione praticata sull’addome e sull’utero.

In particolare il medico effettua un taglio sulla parete addominale e sull’utero materno per creare lo spazio necessario a tirare fuori il bambino dalla tua pancia.
L’incisione viene fatta nel punto più basso del ventre e può proseguire verso l’alto o in maniera orizzontale, sopra al pube.

Dal momento in cui questo tipo di intervento prevede un’incisione, il parto cesareo prende anche il nome di taglio cesareo.

Quando si fa il parto cesareo?

Il parto cesareo non è sempre una scelta perché possono esistere delle condizioni mediche per le quali diventa obbligatorio eseguire l’intervento.

Se al momento di partorire il feto è in posizione podalica si cerca di farlo girare in posizione cefalica, se questo non dovesse essere possibile sarà il medico a valutare se far partorire tramite parto naturale o taglio cesareo.

Altre condizioni possono comportare un cesareo d’urgenza, per esempio se il feto è in sofferenza, oppure se sei una mamma diabetica e il bambino pesa oltre 4kg.

Oltre a queste condizioni cliniche è possibile fissare una data per il parto con il cesareo programmato.

In questo caso potrai concordare il giorno insieme al tuo ginecologo non oltre la 38esima settimana di gestazione o comunque un paio di settimane prima rispetto al termine naturale della gravidanza.

parto cesareo

Quanto fa male il cesareo?

Dopo aver letto che il parto cesareo implica un taglio ti starai chiedendo se il cesareo fa male.

La risposta a questo dubbio è semplice: il cesareo non fa male perché prima dell’intervento è prevista un’anestesia, che può essere parziale o totale a seconda del caso.

L’anestesia (sia locale che totale), permette alla donna di non provare alcun dolore nel momento del parto cosa che invece naturalmente avviene quando passano gli effetti degli anestetici.

Per cui, se decidi di partorire con taglio cesareo non proverai dolore alla nascita di tuo figlio, ma successivamente.

Quanto tempo ci vuole per riprendersi dal cesareo?

I tempi di recupero dopo un parto cesareo sono diversi e variano da donna a donna.

In linea generale devi comunque sapere che nel giro di due o tre giorni potrai riprenderti dall’intervento e iniziare a fare brevi camminate appena interrotti gli antidolorifici. Devi comunque tener conto che avrai una cicatrice importante e questo può non essere una questione solamente estetica, ma anche meccanica: sono tessuti rimarginati e non avranno più l’elasticità precedente all’intervento.

Cosa si prova durante il parto cesareo?

Durante il parto cesareo non sentirai grandi sofferenze proprio grazie all’anestesia come descritto in precedenza. Quello che molto probabilmente potrai sentire un po’ di fastidio nel momento in cui ti verrà iniettato l’anestetico.

Un altro tipo di leggero fastidio potrà essere legato all’epidurale che causa un lieve intorpidimento alle gambe.

Tra le altre cose potrebbe capitarti che tu ti accorga comunque delle manovre eseguite dal chirurgo intento a estrarre il bambino dal tuo grembo, manovre che sono abbastanza importanti.

Come ci si sente dopo il parto cesareo?

Anche per questa domanda non esiste una risposta universale perché ogni donna ha caratteristiche diverse che possono comportare dolori e emozioni differenti.

Tuttavia è possibile affermare che dopo circa dodici ore dall’intervento ti sentirai sicuramente più libera grazie alla rimozione del catetere e della flebo e potrai ricominciare a mangiare.

Dopo il taglio è comunque possibile che ti senta un po’ nauseata con la sensazione di avere un intestino troppo gonfio (puoi ovviare a quest’ultimo problema con delle brevi passeggiate).

Potresti inoltre provare un po’ di fastidio ad allattare a causa del dolore all’incisione ,ma per questo basterà chiedere consiglio al personale medico che riuscirà a indicarti la posizione migliore da tenere durante l’allattamento per non provare fastidio.

Alcune mamme che hanno partorito con il cesareo indicano inoltre ulteriori effetti come per esempio seno gonfio, perdite vaginali e sbalzi di umore che passeranno comunque in breve tempo.

parto cesareo

Come ci si cura dopo il cesareo

Dopo il parto cesareo devi prestare la stessa attenzione che avresti per qualsiasi altro tipo di intervento chirurgico.

I punti che hai sull’incisione verranno assorbiti da soli per cui non necessitano di cure particolari, ma è di fondamentale importanza riposare ed evitare tutte le attività faticose che richiedono sforzi.

L’incisione presto si trasformerà in cicatrice da cesareo ed è molto importante controllarla costantemente e avvisare il medico se noti questi sintomi:

  • sensazione di calore localizzata
  • gonfiore
  • rossore
  • secrezioni dalla ferita.

Per guarire presto e bene dal cesareo cerca di camminare il più possibile a passo lento nei primi giorni per poi aumentare l’intensità quando sono passate almeno tre o quattro settimane dall’intervento; potrai invece riprendere un’eventuale attività sportiva dopo circa sette settimane dal parto.

È importante mantenere una postura eretta e usare dei cuscini quando allatti o quando dormi.

Oltre a questo è frequente soffrire di stitichezza dopo l’intervento, è quindi consigliabile seguire una dieta ricca di fibre, frutta, verdura e bere molta acqua (se questi accorgimenti non dovessero migliorare la situazione è meglio consultare il tuo medico).

Potrai abbassare la guardia quando saranno trascorsi almeno due mesi dal parto (anche in questo caso non esiste una legge universale perché potresti avere tempi di recupero più veloci), ma non preoccuparti perché in questo tempo potrai goderti tuo figlio nel migliore dei modi.

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Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
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Laureato in Community Health, è il CEO di Genitore Informato e si occupa di validare l'informazione scientifica del blog e coordinare il team di esperti della redazione, composto da ginecologi, ostetriche, psicoterapeuti e altre figure del benessere e della salute in gravidanza, perinatale e genitoriale.

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