La scelta del tipo di parto è un momento importante per ogni futura mamma. Ultimamente, molta attenzione è rivolta verso il parto naturale, che è il parto vaginale. In alcuni casi ci si spinge a pensare che il parto naturale sia il parto in casa, per una strana credenza che non gradisce la medicalizzazione del parto (ignorando completamente il fatto che la mortalità neonatale è infinitamente più bassa nei paesi dove il parto è gestito in ospedali adeguati e con personale formato). È bene, quindi, essere ben informati su cosa comporta il parto naturale e su come si svolge. In questo articolo cercheremo di rispondere ad alcune delle domande più comuni.
Qual è la fase più dolorosa del parto naturale?
La fase più dolorosa del parto naturale è solitamente quella che precede l’espulsione vera e propria del bambino, conosciuta come fase del travaglio. Durante questa fase, le contrazioni aumentano sia in intensità che in frequenza, arrivando ad essere molto dolorose. Il dolore può variare da donna a donna e può essere influenzato da diversi fattori, tra cui la posizione del bambino, lo stato di salute della mamma e la sua preparazione fisica e mentale al parto.
La seconda fase del parto, quella dell’espulsione, è comunque dolorosa – anche se si è effettuata l’iniezione epidurale – e non meno impegnativa. Durante questa fase, la mamma deve fare un grande sforzo fisico per spingere il bambino fuori, ma la sensazione di dolore è talvolta mitigata dalla consapevolezza che il momento della nascita è vicino.
C’è da notare una componente comune a moltissime mamme: nonostante il dolore possa essere molto forte, quasi tutte dimenticano completamente la sensazione poco dopo il parto e arrivano tranquillamente a desiderare di farlo di nuovo.
Come si svolge il parto naturale?
Il parto naturale si svolge “idealmente” senza l’uso di farmaci o interventi medici per accelerare o facilitare il processo. Il parto inizia con le contrazioni, che diventano via via più frequenti e intense. Quando le contrazioni raggiungono una certa frequenza, la donna viene portata in sala parto, dove viene assistita da un’equipe di medici e infermieri.
Durante il parto naturale, la donna può assumere la posizione che preferisce e che le sembra più confortevole. La fase dell’espulsione inizia quando il collo dell’utero è completamente dilatato e termina con la nascita del bambino. Dopo la nascita, si passa alla fase del post-parto, durante la quale la placenta viene espulsa e la mamma viene assistita per eventuali cure necessarie.

Quanto dura in media un parto naturale?
La durata di un parto naturale può variare notevolmente da donna a donna. In media, il primo parto naturale di una donna può durare tra le 12 e le 14 ore, mentre i parti successivi sono solitamente più brevi, con una durata media di 6-8 ore. Tuttavia, queste sono solo medie e non è raro che un parto possa durare molto più a lungo o essere più breve di quanto previsto. Dipende molto dalla preparazione della donna e del suo corpo, della rapidità di dilatazione, dalla velocità di espulsione… insomma, possiamo tranquillamente dire che è impossibile fare previsioni precise.
Cosa si prova durante il parto naturale?
Durante il parto naturale, le donne provano una serie di sensazioni fisiche e emotive. Le contrazioni possono essere dolorose e spesso le donne descrivono una sensazione di pressione o di crampi. Alcune donne trovano utile concentrarsi sulla respirazione o usare tecniche di rilassamento per gestire il dolore.
Tecnicamente, più si è rilassati, meno sarà il dolore. Ma in ogni caso, ricordiamoci che non siamo rimasti al medioevo: non è necessario provare tutto il dolore che un parto normale causa: l’epidurale con analgesia o anestesia è diventata a tutti gli effetti un diritto, un trattamento assistenziale di base.
Emotivamente, il parto naturale può essere un’esperienza molto intensa. Molte donne provano una sensazione di empowerment e di connessione con il loro corpo, mentre altre possono provare paura o ansia. È importante ricordare che ogni donna ha un’esperienza unica del parto e che non esiste un modo “giusto” o “sbagliato” di vivere questo momento e obbligare una donna ad attraversare inutili torture per aderire a un ideale di “parto naturale”, specialmente nei casi in cui sarebbe meglio un parto cesareo, magari d’urgenza.
Quella, in alcuni casi, può profilarsi in violenza ostetrica. È importante per questo informarsi in anticipo sulle capacità e le modalità d’azione del tuo ospedale, per non avere aspettative errate e sapere quali sono i tuoi diritti.
Come avere un parto facile e veloce?
Per facilitare il parto naturale e rendere l’esperienza più confortevole, è importante prepararsi fisicamente e mentalmente. L’esercizio fisico regolare durante la gravidanza può aiutare a rafforzare i muscoli utilizzati durante il parto e a migliorare la resistenza. Anche una buona alimentazione è fondamentale per mantenere il corpo forte e sano. Il massaggio perineale nel terzo trimestre può anche aiutare una certa flessibilità della muscolatura pelvica ed evitare lacerazioni.
A livello mentale, corsi di preparazione al parto possono aiutare a comprendere il processo del parto e a gestire l’ansia. La conoscenza del proprio corpo e l’apprendimento di tecniche di rilassamento possono aiutare a gestire il dolore e a rimanere focalizzate durante il parto.
A cosa paragonare i dolori del parto?
Il dolore del parto è un’esperienza molto personale e ogni donna lo descrive in modo diverso. Alcune donne paragonano le contrazioni a crampi mestruali molto intensi, mentre altre li descrivono come un dolore simile a quello causato da un forte mal di schiena. Alcune donne trovano utile pensare al dolore del parto come a un dolore “produttivo” o “positivo”, in quanto è un dolore che porta alla nascita del proprio figlio.
Noi siamo con te.
Il parto naturale è un’esperienza unica e intensa. Essere ben preparati e informati può aiutare a rendere l’esperienza più confortevole e a gestire meglio il dolore. Per questo abbiamo creato in collaborazione con il Policentro Pediatrico e Donna di Milano un bellissimo corso preparto che puoi frequentare da casa, lo trovi a questo link.
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Ricorda: in questo magnifico viaggio non sarai mai sola: noi siamo con te.
Fonti
WHO recommendations: intrapartum care for a positive childbirth experience