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Aprile 4, 2022

Fino ai tre anni i sonnellini per i bambini sono importanti quanto il sonno notturno, proprio per questo motivo bisogna consentire ai piccoli di riposare in maniera adeguata e rispettare i loro ritmi, cercando magari di assecondarli e supportarli quando il sonno fatica ad arrivare.

Cos’è il power nap?

Il power nap, più comunemente conosciuto come sonnellino, è un breve riposo, molto utile per gli adulti, fondamentale per i neonati e per i bimbi piccoli.

Spesso si definisce power nap solo il riposino del tardo pomeriggio, che solitamente viene fatto intorno alle 17,30 o alle 18 della durata di 30 minuti circa ma a tutti gli effetti, la traduzione letterale di power nap è “pisolino”.

Possiamo quindi definire power nap tutti i riposini della giornata.

Purtroppo in questo campo, così come in tantissimi altri c’è poca informazione e spesso alla mamma di un bambino che non dorme la notte viene consigliato di tenerlo sveglio il più possibile durante il giorno.

Questa pratica non è per niente costruttiva, anzi un neonato che non riposa bene diventa stanco, nervoso e irritabile e di conseguenza anche il suo sonno sarà agitato e discontinuo.

Il sonnellino è indispensabile per recuperare le energie, ricaricarsi e rendere più semplice tutta la normale routine quotidiana.

Il power nap è infatti una ricarica che non solo serve al corpo ma anche al cervello che durante il riposino passa alla fase REM, con effetti positivi su tutta l’attività cerebrale.

Come funziona il power nap?

Il power nap entra automaticamente nella normale routine sia del bambino sia dei genitori. Bisogna comunque prestare attenzione al rispetto dei ritmi sonno-veglia e ad evitare che il bimbo non riesca più a distinguere il giorno dalla notte.

Nei primi tre mesi di vita il neonato dorme per gran parte del tempo e con il passare dei giorni il suo orologio biologico si stabilizza in maniera del tutto naturale, anche grazie ai ritmi dettati dai genitori: poppate, bagnetto, cambi del pannolino, ecc.

Dal quarto mese (attenzione alla regressione) in poi i pisolini diventeranno sempre più netti e potranno essere distinti dai momenti di veglia in cui il neonato inizierà a fare i primi giochini e a scoprire il mondo.

Fino ai sei mesi i power nap del neonato si suddivideranno in: mattino, riposino del pranzo e sonnellino pomeridiano. Se il riposino sarà troppo breve il bambino apparirà stanco e anche i power nap successivi ne subiranno le conseguenze diventando più agitati e discontinui.

Power nap e pisolini

Quanto dura il power nap?

I sonnellini sono molto importanti in tutte le loro parti: la durata, la modalità e l’intervallo tra l’uno e l’altro. Un bimbo che fa riposini brevi e frequenti non trarrà gli stessi benefici di un altro che dorme meno sovente ma più a lungo. Il problema potrebbe inoltre presentarsi anche durante la notte, svegliandosi più volte senza motivo e presentando un sonno disturbato.

Nei neonati molto piccoli un ciclo di sonno si aggira intorno ai 60 minuti, per i più grandi si riduce a 45 e durante la notte dovrebbe raggiungere i 90.
Il riposino del tardo pomeriggio, quello delle 17,30/18 può essere molto più breve rispetto a tutti gli altri, la sua durata infatti si aggira intorno ai 30 minuti circa.

Il sonnellino perfetto dovrebbe durare quindi 90 minuti circa, soprattutto quello del pomeriggio dopo pranzo. Ma se non adeguatamente intervallati i riposini possono essere controproducenti, se dorme troppo durante il giorno il bimbo non avrà più sonno la notte.

Per regolare il ritmo si può cercare di ritardare o anticipare lentamente i power nap, dieci-quindici minuti alla volta.

Quando i neonati perdono il power nap?

I power nap nei bambini durano circa fino ai 3-4 anni, ma per alcuni il riposino pomeridiano può essere necessario ancora per un altro po’ di tempo.

Seguire e assecondare le necessità del piccolo è fondamentale per far sì che sia sereno e possa vivere la routine e la sua crescita in totale tranquillità.

I neonati dormono per moltissimo tempo durante la giornata e fanno circa cinque riposini al giorno che si alternano a cambi di pannolini e poppate.

I sonnellini andranno a diminuire con il passare dei mesi. Tutte queste fasi vanno assecondate con molta pazienza perché alcune volte il cambiamento sarà rapido, avverrà da un giorno all’altro, altre invece sarà più lento e il bimbo apparirà stanco, irrequieto ma magari non vorrà addormentarsi.

Quando i neonati perdono il pisolino del mattino?

Il pisolino del mattino cambia molto in base alle caratteristiche del bambino: solitamente i primi mesi, dopo essersi svegliati da riposo notturno, i neonati fanno ben due power nap, uno a metà mattinata e l’altro verso le 11.30-12 poco prima di pranzo e dopo il pasto sarà l’ora del vero e proprio riposino pomeridiano.

Intorno ai sei mesi inizierà a scomparire il sonnellino della tarda mattinata, solitamente in questa fase il piccolino crollerà a metà mattina e solo dopo qualche settimana riuscirà ad abituarsi ai nuovi ritmi.

A 13-14 mesi o – alcune volte – anche prima, verrà meno anche il power nap delle 10 e dopo un pranzo veloce il bimbo crollerà.

Un’ottima soluzione per aiutare il bambino in questa fase può essere quella di anticipare il pranzo, in modo che dopo mangiato possa godere del suo riposino più lungo.

Power nap e pisolini

Da quando i bambini non dormono più il pomeriggio?

Passato l’anno la situazione si stabilizzerà e, a parte qualche raro episodio, l’unico riposino fatto durante il giorno dal bambino sarà dopo pranzo.

Il pisolino pomeridiano può durare un paio d’ore o anche di più, anche questa condizione è sempre molto soggettiva. È comunque importante consentire al piccolo di riposarsi nel migliore dei modi e per quanto lo desidera.

Ritardare il riposino o non consentire al bambino di riposarsi quanto deve può portare ad un ulteriore power nap nel tardo pomeriggio che rischierebbe di modificare la routine del bimbo facendo ritardare il suo sonno notturno.

L’inserimento alla materna e i nuovi ritmi renderanno comunque tutto più semplice e sarà il bimbo stesso a comunicare quando vuole stare sveglio o preferisce riposarsi un pochino.

Ricordiamo comunque che il sonnellino è importante e proprio come noi adulti anche i più piccoli ogni tanto possono decidere di concedersi un po’ di meritato riposo.

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Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
Fondatrice di Genitore Informato e ideatrice del metodo Sonno Felice - certificata Sonno Sicuro e Primo Soccorso Pediatrico - supporta i genitori nel loro viaggio dal 2014.

Dott. Severino Cirillo

Laureato in Community Health, è il CEO di Genitore Informato e si occupa di validare l'informazione scientifica del blog e coordinare il team di esperti della redazione, composto da ginecologi, ostetriche, psicoterapeuti e altre figure del benessere e della salute in gravidanza, perinatale e genitoriale.

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