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Novembre 19, 2023

Nell’articolo di oggi parleremo di un argomento molto importante: la quantità di latte che un neonato deve bere. Questo è un argomento che preoccupa molti genitori, in particolare i neogenitori, specialmente quando si tratta di allattamento artificiale, dove le misure sono verificabili, rispetto all’allattamento al seno, dove è certamente più semplice andare a richiesta, ma le quantità sono “verificabili” solo alla pesata.

Vediamo insieme, quindi, come regolarsi.

Quanti ml di latte deve bere un neonato?

È difficile rispondere con precisione a questa domanda, proprio perché ogni bambino è diverso, ogni madre è diversa e tra allattamento al seno, artificiale e misto, le quantità possono variare a seconda delle abitudini e del modello di riferimento utilizzato.

Se si parla di allattamento al seno, bisogna distinguere le varie fasi dell’allattamento.

Il liquido nutriente che viene secreto subito dopo il parto è noto come colostro. Questo è giallastro e più denso rispetto al latte che verrà prodotto successivamente, con una concentrazione superiore di sali minerali e proteine, in particolare quelle sieriche, mentre contiene meno grassi e carboidrati. Il colostro è anche ricco di anticorpi, offrendo una protezione significativa contro le infezioni, specialmente quelle intestinali.

Quanto latte produce la madre?

La donna può produrre tra gli 80 e i 150 ml di colostro al giorno. Questa quantità sembra piccola, ma è adeguata poiché lo stomaco del neonato ha una capacità limitata subito dopo la nascita (5-7 ml il primo giorno, 22-27 ml il terzo giorno e 45-60 ml dopo una settimana). La “scarsità” di latte iniziale incita il neonato a succhiare più forte al seno, stimolando così la produzione di latte materno.

Nei primi 5-6 giorni è normale che il neonato perda dal 5 al 10% del proprio peso a causa dello stress del parto e della perdita di liquidi. Durante la prima settimana, la composizione del colostro si trasforma fino a diventare latte “maturo”. Questo processo comprende una fase intermedia, tra il 5° e il 10° giorno, chiamata latte “di transizione”, dove la produzione di latte aumenta e cambia la composizione: meno proteine e sali minerali, più grassi e zuccheri.

Più o meno intorno al quinto giorno, la madre produce intorno ai 480 ml di latte, e dopo un mese, la produzione media è di circa 750 ml al giorno. Dividendo per il numero di poppate giornaliere, si stima la quantità di latte assunta in ogni poppata.

Se dovessimo preparare un’ipotetica tabella della quantità di latte prodotta dalla madre nelle 24 ore in base all’età del bambino, sarebbe più o meno così (è ovviamente impossibile avere le quantità precise, su 4 miliardi di esseri umani con contesti e genetica differente, sono solo linee guida molto ampie e generali):

  • 5 giorni: 483 ml
  • 1 mese: 673 ml
  • 1-6 mesi: 880 ml
  • 7 mesi: 875 ml (soddisfa il 93% del fabbisogno calorico)
  • 11-16 mesi: 550 ml (soddisfa il 50% del fabbisogno calorico)

Come si fa a capire se un neonato mangia abbastanza?

Se un neonato mangia abbastanza lo possiamo capire solo dai segni esterni, come il peso e il suo benessere generale. Vediamo insieme alcuni segni che possono aiutarci a capirlo.

  • Fa almeno tre evacuazioni al giorno dopo il primo giorno.
  • Ha feci gialle e grumose dal quinto giorno.
  • Almeno sei minzioni al giorno dal quarto giorno con urina non scura.
  • Soddisfatto e felice dopo le poppate.
  • Si sentono suoni di deglutizione durante la poppata.
  • Nessuna perdita di peso dopo il terzo giorno (ricorda che dopo la nascita c’è comunque una perdita di peso fisiologica)
  • Aumento di peso di circa 20-35 grammi al giorno dal quinto giorno.
  • Ritorno al peso della nascita entro il decimo giorno.
  • Incremento della consistenza, peso e dimensione del seno dal quinto giorno.

Ecco invece alcuni segni che ci indicano un’inadeguata assunzione di latte:

  • Aumento di peso inferiore a 18 g al giorno, 125 g a settimana o 500 g al mese.
  • Peso a 15 giorni inferiore al peso alla nascita.
  • Meno di sei minzioni al giorno con urine scure e odore forte.
  • Feci dure e poco frequenti.
  • Pianto frequente, letargia, insoddisfazione dopo le poppate o rifiuto del seno.

Ricorda che queste sono solo linee guida generali, la cosa migliore è riferirti sempre al tuo neonatologo o pediatra di fiducia, per evitare di causare problemi al piccolo.

Quantità latte neonato

Quantità latte neonato: quanti grammi di latte dovrebbe mangiare un neonato?

La quantità di latte che un neonato dovrebbe mangiare può essere misurata anche in grammi. Un neonato dovrebbe mangiare circa 20-30 grammi di latte ogni ora. Dunque, in un giorno, un neonato dovrebbe consumare mediamente tra i 480 e i 720 grammi di latte. Ancora una volta, è importante notare che ogni neonato è diverso e potrebbe richiedere più o meno latte e che è fondamentale osservare il piccolo per comprendere se tutto sta andando bene oppure no e, in caso di dubbi, sentire il pediatra.

Come si calcola la distanza tra una poppata e l’altra?

La distanza tra una poppata e l’altra varia da bambino a bambino. Alcuni bambini potrebbero richiedere un pasto ogni due ore, mentre altri potrebbero avere bisogno di più tempo tra un pasto e l’altro. La cosa migliore da fare è osservare il tuo bambino e nutrirlo quando mostra segni di fame, con un allattamento a richiesta, che ultimamente sta diventando lo standard anche per l’allattamento artificiale o misto.

Quanti ml si tirano con il tiralatte?

La quantità di latte che si può tirare con un tiralatte varia da donna a donna. In media, si possono tirare tra 50 e 120 ml per sessione. Ma ricorda, questo è solo un valore medio e varia a seconda della produzione di latte e del tipo di tiralatte utilizzato.

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Fonti

Martin CR, Ling PR, Blackburn GL. Review of Infant Feeding: Key Features of Breast Milk and Infant Formula. Nutrients. 2016 May 11;8(5):279. doi: 10.3390/nu8050279. PMID: 27187450; PMCID: PMC4882692.

Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
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Laureato in Community Health, è il CEO di Genitore Informato e si occupa di validare l'informazione scientifica del blog e coordinare il team di esperti della redazione, composto da ginecologi, ostetriche, psicoterapeuti e altre figure del benessere e della salute in gravidanza, perinatale e genitoriale.

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