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Novembre 7, 2022

Quanto mangia un neonato? Quali sono le quantità giuste per ogni età?

Cominciamo a parlare di un argomento che non sempre è chiaro: seguire tabelle precise con quantità che spaccano il grammo non ha molto senso. Negli anni del nostro lavoro abbiamo visto bambini sfondati di latte per seguire tabelle assurde, che poi hanno sviluppato disturbi alimentari e bambini che, invece, avrebbero potuto mangiare a oltranza.

Ogni bambino è un essere umano unico e come tale va trattato. Le tabelle servono ad avere una sorta di linea guida a cui tendere, ma non puoi pretendere, per esempio, che un neonato che a 3 mesi pesa 4 chili mangi la stessa quantità di uno che invece ne pesa 5,5.

Ogni bambino è un essere umano unico.

Da questo valore e da questo concetto, partiamo per l’esplorazione di quanto deve mangiare un neonato.

Quanto deve mangiare un neonato: i percentili di crescita

I percentili di crescita permettono di tenere sotto controllo lo sviluppo fisico del tuo bambino: ogni bambino ha una curva di crescita differente da un altro, anche se nati nello stesso giorno.

Non fate MAI confronti di crescita tra due bambini: lo sviluppo del bambino varia non solo a seconda dell’alimentazione, ma anche a causa di fattori ormonali, genetici e di costituzione.

Diciamo che, in linea di massima, un
valore definito medio è tra il 25° e il 75° percentile alla nascita. Per calcolare il percentile, il pediatra valuterà il sesso del bambino, il peso, l’età e l’altezza. Il calcolo del percentile avviene tendenzialmente fino ai cinque anni di età.

La curva dei percentili è definita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e, nella pratica, è la posizione del bambino rispetto ad altri 100 della stessa età e dello stesso peso, o altezza.

Esempio: Se il bambino è nel 70° percentile vuol dire che ci sono 69 bambini con peso inferiore e 30 con peso superiore. Tutto lì.

Per calcolare il percentile in modo corretto e avere delle ulteriori informazioni a riguardo non esitare a contattare il pediatra che, dopo una visita approfondita del tuo bambino, ti comunicherà i risultati.

Mio figlio perde peso!

Non angosciarti. Ti diciamo subito perché entrare in ansia serve a poco o niente.

Alla nascita TUTTI i bambini hanno una perdita di peso fisiologica.
Durante i primi 3/4 giorni di vita, prima che il latte artificiale o naturale riesca a reidratarli, possono perdere fino al 10% del peso corporeo. Questa prima perdita di peso è assolutamente normale.

Spesso dunque, al momento della dimissione dall’ospedale, il neonato pesa meno rispetto alla nascita, il trasferimento a casa potrebbe portare stress sia alla mamma che al piccolo e questo potrebbe ritardare la produzione di latte da parte della mamma. Quindi:

  • Non perdere la calma
  • Ricorda che lo stress rallenta la produzione di latte
  • Sii paziente e persistente, specialmente se allatti al seno

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Quando deve mangiare?

Il numero di pasti che deve fare, la quantità di cibo e il momento li decide il tuo bambino.

Il tuo bambino “decide” quando deve mangiare, non temere di lasciarlo a digiuno, quando ha fame, si farà senza dubbio sentire.

È lui a dettare il ritmo della sua alimentazione e, soprattutto all’inizio, è bene assecondare le sue richieste. I suoi bisogni sono dettati da un istinto naturale che è bene seguire.

Come si fa a capire se un neonato mangia abbastanza?

Un bambino mangia circa sei pasti al giorno, se rientra nel peso medio.

Mangia invece sette o otto pasti, se risulta leggermente sotto peso.
Se invece è già sopra il peso medio, allora cinque pasti sono più che sufficienti.

Di quanto debbano essere questi pasti… dipende dall’età del bambino e se è allattato al seno (quasi impossibile misurare le quantità) o se prende il latte in formula (le quantità cambieranno a seconda di età, peso, eventuale reflusso e fame del bambino).

Alimentazione al seno e alimentazione artificiale sono molto differenti.

Quantificare l’alimentazione al seno, come abbiamo detto è molto difficile, più il bambino richiede il latte più la mamma naturalmente ne produrrà. Tendenzialmente il bambino va attaccato al seno ogni volta che lo richiede, almeno nei primi mesi.

Lasciamo che il bambino scelga i suoi
ritmi naturali e assecondiamoli: se il bambino piange perché ha fame allora diamogli da mangiare, se il bambino si trova a dormire serenamente non è necessario svegliarlo e interrompere il sonno

quanto mangia un neonato

Quanti ml di latte ad ogni poppata?

Come abbiamo già detto, una valutazione “organica” della fame del bambino è la scelta più adatta: riusciamo a capire dai suoi segnali quando ha fame e quando non ha più fame dopo il pasto. Infatti, se terminato il pasto si lamenterà molto e all’istante, probabilmente ha bisogno di ancora un po’ di latte. Se invece lo vedremo rilassato e “pieno”, potremo considerare la poppata completata.

Questo naturalmente richiede attenzione e osservazione del tuo piccolo, anche perché ogni bambino è unico e si esprime diversamente, anche nei bisogni primari.

Se il bambino è sereno e non perde peso, tendenzialmente lo stai alimentando bene. In ogni caso, l’alimentazione in questo periodo è anche idratazione e quindi è una questione fondamentale di sopravvivenza: non esiste figura migliore del vostro pediatra per parlare di questo.

NESSUNA tabella online può esserti di aiuto per capire quanto deve mangiare il tuo bambino.

Due parole su rigurgito e reflusso

I bambini rigurgitano, il rigurgito è un insieme di saliva e latte.

Il rigurgito può essere:

  • Fisiologico
  • Cronico
  • Sintomatico

Quando preoccuparsi?

Quando al rigurgito consegue una perdita di peso considerevole, quindi diventa cronico.

A quel punto è bene contattare un pediatra.

Durante il pasto fai in modo che il bambino non ingurgiti tutto molto velocemente altrimenti è più facile che ci sia un rigurgito molto sostanzioso.

Fare delle pause durante la poppata, aiuta il bambino a digerire e quindi emettere anche l’aria ingurgitata. Se il bambino beve latte in formula, esistono diversi tipi di latte antireflusso e biberon che facilitano la minore ingestione di aria durante il pasto e rallentano il flusso del latte per aiutare la digestione.

E se ho bisogno di supporto?

Come abbiamo appreso, la migliore figura con cui interfacciarsi per parlare di alimentazione del neonato è indubbiamente il tuo pediatra. È possibile che il tuo pediatra non sia perfetto per voi, in quel caso puoi cambiarlo… ma non puoi fare affidamento a un articolo online per definire l’alimentazione del tuo piccolo.

Una volta ottenuto il supporto diretto del pediatra, naturalmente una cosa che puoi fare è mantenerti preparata ad ogni evenienza, in fondo allattamento, svezzamento e il resto dei primi 3 anni di vita del bambino possono essere periodi di difficile gestione, specialmente quando ci si ritrova in mezzo a tutto quello che sta succedendo.

Più saremo preparati e supportati, meglio saremo in grado di crescere un bambino sano e felice. Per poterti aiutare in questo abbiamo creato una community riservata in cui avrai contatto costante con Claudia e altri esperti dell’infanzia, così che tu possa sentirti sempre al sicuro con le scelte che dovrai prendere per il tuo bambino.

Si chiama GI FAMILY e noi ti aspettiamo dentro.

Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
Fondatrice di Genitore Informato e ideatrice del metodo Sonno Felice - certificata Sonno Sicuro e Primo Soccorso Pediatrico - supporta i genitori nel loro viaggio dal 2014.

Dott. Severino Cirillo

Laureato in Community Health, è il CEO di Genitore Informato e si occupa di validare l'informazione scientifica del blog e coordinare il team di esperti della redazione, composto da ginecologi, ostetriche, psicoterapeuti e altre figure del benessere e della salute in gravidanza, perinatale e genitoriale.

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