Nell’articolo di oggi parleremo del riduttore lettino, un accessorio che molti genitori decidono di comprare, ma che in realtà non è sicuro come viene pubblicizzato. Non solo, potrebbe addirittura essere fatale, per questo non andrebbe mai usato. Diciamo che abbiamo già risposto alla domanda del titolo, ma andiamo avanti e vediamo perché.
Quando usare riduttore lettino?
La risposta è semplice: mai. Il riduttore lettino potrebbe sembrare uno strumento molto utile soprattutto nei primi mesi di vita del bambino. Esso infatti, dovrebbe riprodurre il senso di protezione e conforto che il neonato sperimentava nel ventre materno, facilitando così l’addormentamento e garantendo un sonno tranquillo. Il riduttore – secondo le linee guida di chi lo vende – andrebbe essere utilizzato fin da subito, dopo il ritorno a casa dall’ospedale, fino a quando il bambino non inizia a muoversi autonomamente, intorno ai 6-8 mesi. Il problema è che contraddice direttamente le norme per la prevenzione della SIDS, e quindi mette a rischio la vita del bambino.
Un riduttore per lettino non dovrebbe essere mai utilizzato.
Quando si inizia ad usare il lettino neonato?
Il momento ideale per iniziare ad utilizzare il lettino del neonato varia da famiglia a famiglia. Alcuni genitori preferiscono far dormire il proprio bebè nel lettino fin dal primo giorno di vita, mentre altri preferiscono aspettare qualche settimana o addirittura qualche mese.
La cosa importante da sapere è che, per quanto alcune figure si ostinino a consigliare il bed-sharing, quindi la condivisione del lettone col bambino, magari per facilitare l’allattamento al seno, questo è comunque una pratica molto pericolosa, perché il bambino potrebbe facilmente finire schiacciato o soffocato dal genitore addormentato.
La scelta migliore è di cominciare con una next-to-me e poi passare al lettino dopo qualche mese. Oppure di avere una next-to-me che si regola in grandezza e segue la crescita del bambino.
Dove far dormire il bambino appena nato?
Il neonato deve dormire in un ambiente sicuro, tranquillo e confortevole. Molti pediatri consigliano di far dormire il neonato nella stessa stanza dei genitori per i primi sei mesi di vita, ma non nello stesso letto. Questo permette di monitorare facilmente il sonno del bambino e di intervenire prontamente in caso di bisogno. Il neonato, inoltre, deve stare su una superficie ferma, piatta e priva di oggetti (inclusi pupazzetti e lenzuola o coperte – per coprire il bambino andrebbe usato un sacco nanna che rispetti le linee guida di prevenzione SIDS).
Come deve essere il lettino di un neonato?
Il lettino del neonato deve essere sicuro e confortevole. Deve essere dotato di una rete che permetta una buona ventilazione e di sponde alte abbastanza da prevenire eventuali cadute. Il materasso deve essere rigido e non troppo avvolgente, che sostenga adeguatamente la schiena del bambino, senza correre il rischio di soffocarlo.
Il neonato andrà posizionato a pancia in su (SEMPRE!) e con i piedi che poggiano sul fondo del lettino.
Posso usare il riduttore lettino durante il giorno?
Noi di Genitore Informato non ci sentiamo di consigliarlo nemmeno durante il giorno, anche se la sorveglianza di un genitore sveglio potrebbe aiutare a evitare pericoli, ma la realtà è che non saremmo sempre a sorvegliare e che comunque è inutile causare rischi – anche fatali – al bambino.
Dove far dormire il neonato durante il giorno?
Durante il giorno, il neonato può dormire dove si sente più a suo agio. Alcuni genitori preferiscono utilizzare il lettino, mentre altri optano per la culla. L’importante è che il luogo scelto sia sicuro e confortevole per il bambino. L’ideale, per instaurare delle buone routine, è che il bambino possa sempre dormire in luoghi che riconosce come luoghi del sonno.
Però la gestione sana del momento dell’addormentamento e del riaddormentamento sono tra le sfide più difficili per i genitori e per quello abbiamo il nostro percorso Sonno Felice o, per i casi più complessi, le nostre consulenze mirate (richiedila se ne hai bisogno, non aspettare).
Perché si vendono riduttori e paracolpi?
La risposta anche qui è semplice: perché non sono illegali e perché la gente li compra. Semplificando ulteriormente: soldi. Nonostante le linee guida per la prevenzione della morte in culla siano piuttosto chiare, questo non frena i genitori dal comprare oggetti pericolosissimi per il loro piccolo e le aziende dal venderli. D’altronde, come biasimarli? Noi non siamo della stessa linea e preferiamo assicurare la vita dei bambini.
Noi siamo con te.
Noi di Genitore Informato siamo dalla tua parte e dalla parte dei bambini. Per noi è impensabile che così tante aziende lucrino sul pericolo e sulla vita dei bambini, oltre all’ignoranza di molte persone che non sanno cosa stanno rischiando. Ma d’altronde non è una novità: siamo in un mondo in cui ognuno fa le proprie scelte spesso senza prepararsi e questa è la vita.
Noi siamo qui anche per questo: per permettere ai genitori di avere informazioni migliori, per crescere una generazione di bambini più sani e felici, che saranno genitori più sani e felici.
Ricorda, in questo viaggio difficile, siamo sempre con te.
Fonti
1. Gielen AC, Sharfstein JM. Public Opinion on the Sale of Crib Bumpers. JAMA Netw Open. 2020 Jun 1;3(6):e208089. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2020.8089. PMID: 32556256; PMCID: PMC7303807.
2. Scheers NJ, Woodard DW, Thach BT. Crib Bumpers Continue to Cause Infant Deaths: A Need for a New Preventive Approach. J Pediatr. 2016 Feb;169:93-7.e1. doi: 10.1016/j.jpeds.2015.10.050. Epub 2015 Nov 24. PMID: 26621044.