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Settembre 30, 2023

La gravidanza è un viaggio pieno di emozioni e di nuove sfide. A volte, il parto può richiedere interventi medici per garantire la sicurezza del bambino e della madre e, quindi, si finisce per cercare di indurre il parto. Uno di questi interventi è lo scollamento delle membrane. Questa procedura potrebbe sembrare intimidatoria, ma capirla a fondo può aiutare ad alleviare qualsiasi ansia. Vediamo insieme di cosa si tratta.

In che cosa consiste lo scollamento membrane?

Lo scollamento membrane è una procedura medica che viene effettuata quando il travaglio non inizia spontaneamente o si vuole sollecitare il parto, o perché si è oltre il termine oppure perché il travaglio sta durando da troppo tempo e non c’è una progressione adeguata della dilatazione dell’utero. Si tratta di una manovra meccanica in cui le membrane amniocoriali, che rivestono la superficie interna del collo dell’utero, vengono separate manualmente. Questo crea uno spazio tra il tessuto uterino e le membrane fetali.

Questa separazione può stimolare le contrazioni uterine e liberare le prostaglandine, che a loro volta rilasciano ossitocina. Questa sostanza è capace di accelerare o innescare il travaglio in modo naturale, senza il ricorso a farmaci.

Cosa succede dopo lo scollamento membrane?

Dopo lo scollamento delle membrane, il sacco amniotico si abbassa per favorirne la rottura e sollecita ulteriormente le contrazioni uterine. Inoltre, la cervice inizia a maturare, ammorbidendosi, appiattendosi e dilatandosi.

Non c’è un tempo preciso entro il quale il travaglio inizia dopo lo scollamento membrane. Ogni donna è diversa e le tempistiche possono variare. Potrebbe avvenire dopo poche ore o potrebbe non iniziare affatto. In quest’ultimo caso, il medico può decidere di ricorrere a farmaci specifici per indurre il parto, come per esempio l’utilizzo dell’ormone ossitocina, che favorisce la dilatazione.

Cosa provoca la rottura delle membrane?

Se non viene fatto meccanicamente, come descritti poco fa, la rottura delle membrane è comunque un evento naturale che avviene durante il travaglio. Questa può essere infatti provocata da contrazioni uterine o dallo scollamento delle membrane meccanico per l’induzione del parto. In alcuni casi, le membrane possono rompersi spontaneamente prima dell’inizio del travaglio. Le cause, dunque, possono essere molteplici.

Come capire se il parto è vicino?

Ci sono vari segnali che indicano che il parto è vicino. Normalmente si capisce che il parto è in arrivo quando arrivano includono contrazioni molto regolari, perdita del tappo mucoso, rottura delle membrane e dilatazione del collo dell’utero. Se sperimenti uno di questi sintomi, è importante contattare il tuo medico o recarti in ospedale.

Fai attenzione, perché alcuni ospedali non ti tratterranno se le contrazioni sono regolari, ma non abbastanza ravvicinate, non importa quanto dolorose. Ti verrà chiesto di attendere che le contrazioni siano molto ravvicinate (circa 5 minuti), oppure verrai rimandata a casa. Durante il corso preparto che ti offre il tuo ospedale, chiedi questa informazione, così da poterti regolare quando il dolore sarà importante.

Quanto è doloroso lo scollamento membrane?

Lo scollamento delle membrane è descritto dalla maggior parte delle donne come fastidioso, doloroso o molto doloroso. Tuttavia, il dolore è soggettivo e varia da persona a persona. Può risultare più doloroso se il travaglio non è ancora iniziato.

Ti invitiamo ad informarti in anticipo su quali sono le modalità che l’ospedale userà per gestire le varie fasi del parto, per evitare spiacevoli manovre o rischiare episodi di violenza ostetrica – anche se rari, sono purtroppo una possibilità che è difficile da dimostrare se si è impreparati.

Quante ore di travaglio si possono fare?

Generalmente, l’esperienza del travaglio può variare notevolmente tra le donne, con una durata media di 12-14 ore per il primo figlio, mentre per le gravidanze successive solitamente non supera le 7 ore. È importante notare che contrazioni meno intense tendono a prolungare la durata del travaglio. D’altra parte, un travaglio che procede più rapidamente spesso inizia con contrazioni che, pur essendo lunghe e lente, persistono fino alla fine. Tieni presente che queste sono linee guida generali, ogni donna e ogni travaglio sono a sé.

Ho diritto all’epidurale?

L’epidurale è un’opzione di analgesia che molte donne scelgono durante il parto. Hai il diritto di chiedere un’epidurale se lo desideri. Tuttavia, la decisione finale dipenderà dalle tue condizioni di salute e da quelle del tuo bambino. Dal 2012 inoltre, è un diritto: è entrata a pieno titolo nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza). In ogni caso non tutti gli ospedali la offrono o comunque sono in grado di offrirla con continuità, ti consigliamo di chiedere informazioni molto specifiche al tuo ospedale prima di arrivare al parto, così da sapere cosa aspettarti realisticamente.

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Da Genitore Informato, la tua felicità e quella del tuo bambino sono la nostra priorità. Offriamo guide, corsi e consulenze personalizzate per aiutartia navigare nel viaggio della gravidanza e della genitorialità. Ricorda, non sei sola. Siamo qui per te. Non esitare a chiederci aiuto se senti il bisogno di un supporto durante la gravidanza oppure per la gestione della vita con i tuoi bambini.

Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
Fondatrice di Genitore Informato e ideatrice del metodo Sonno Felice - certificata Sonno Sicuro e Primo Soccorso Pediatrico - supporta i genitori nel loro viaggio dal 2014.

Dott. Severino Cirillo

Laureato in Community Health, è il CEO di Genitore Informato e si occupa di validare l'informazione scientifica del blog e coordinare il team di esperti della redazione, composto da ginecologi, ostetriche, psicoterapeuti e altre figure del benessere e della salute in gravidanza, perinatale e genitoriale.

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