“Conto fino a tre e poi ti dò una bella sculacciata di quelle che non ti dimentichi facilmente!” “Se non la smetti subito di giocare con il cibo… due sculacciate non te le leva nessuno!”
“Una sculacciata sul sedere l’abbiamo presa tutti e non è mai morto nessuno!”
Alzi la mano chi di noi non ha mai detto questa frase. Queste frasi, oltre a manipolare il bambino, arrivano proprio dalla nostra infanzia. La sculacciata ci è stata impartita fin da piccolissimi, dai nostri genitori, per insegnarci a rispettare le regole.
Ci hanno insegnato che questo metodo funziona e di conseguenza lo utilizziamo nell’educazione con i nostri figli. Solo che la verità è molto, molto diversa.
Cosa ne pensa la legge?
Sono più di 52 gli stati che hanno messo al bando la sculacciata.
Tra questi stati ritroviamo la Svezia, Finlandia, Irlanda, Austria, Francia, ma anche una nostra vicina di casa: la Repubblica di San Marino.
In questi stati appena citati e in tutti gli altri che hanno aderito a questa legge, è stato stabilito che le punizioni corporali non educano in alcun modo e che si tratta di vera e propria violenza.
In Italia questa legge non è stata ancora approvata, ma al momento esiste una sentenza della Corte Costituzionale che si è espressa contro l’uso di percosse.
Inoltre, l’articolo 571 del Codice Penale punisce chiunque abusi di mezzi di correzione.
Eh, sì: che piaccia o no, la sculacciata è a tutti gli effetti una percossa (d’altronde quello è il significato della parola) e come tale va trattata, indipendentemente dalla forza che ci mettiamo.
Non solo, oltre ad essere equiparabile a violenza domestica, ha anche ben pochi risultati positivi. Vediamo un po’ cosa riusciamo ad ottenere con alcune sculacciate ben assestate.
Ma la sculacciata funziona davvero?
La sculacciata sui bambini ottiene risultati a brevissimo termine con delle ripercussioni sul bambino piuttosto devastanti a lungo termine.
La sculacciata, infatti, potrebbe interrompere momentaneamente il comportamento del bambino, ma tale comportamento si ripresenterà, immancabilmente, poco dopo o in futuro.
Questo accade perché il bambino non prende coscienza del suo errore, non c’è un’elaborazione che gli permetta di affrontare quel determinato ostacolo in altro modo, ma viene interrotto con un metodo molto forte che non fa altro che aggravare quanto sta succedendo – e distruggere il rapporto tra il genitore e il bambino che non dimenticherà nessuno di questi episodi.
Non insegnando al bambino una soluzione adeguata al suo comportamento e mostrando che è giusto usare violenza, staremo passando esattamente queste informazioni.
Quindi per rispondere alla domanda se la sculacciata funziona davvero possiamo dire: no, non funziona per educare, in alcun modo.
La perdita di controllo.
Un genitore che sculaccia il proprio bambino è un genitore stanco magari perchè il bambino non dorme e frustrato da quello che sta accadendo in quel momento, ma probabilmente anche per tutta una serie di situazioni che l’hanno portato all’esasperazione, spesso avere più di un figlio in età molto ravvicinata porta i due allo scontro e alle liti tra fratelli e il genitore si trova a non sapere come gestire la situazione.
In quel momento, il genitore non sa come intervenire, perde il controllo e sculaccia il proprio bambino. Non fraintenderci: può capitare. Nessuno è perfetto e ci sono momenti in cui veramente i nostri bambini sono in grado di portarci ben oltre i limiti di sopportazione.
La sculacciata in questo senso risulta come una liberazione e una mancanza di autocontrollo per ottenere il controllo sul bambino. Spesso però ci porta subito in una spirale di sensi di colpa, perché in realtà non lo volevamo fare e volevamo solamente interrompere la frustrazione.
Avere autocontrollo, però, è importante e gestire i propri rapporti in modo responsabile e cosciente è alla base di qualsiasi relazione.

I danni, veri risultati della sculacciata.
I bambini, soprattutto i più piccoli, imparano per imitazione dai coetanei ma anche dagli adulti. Un bambino soggetto a sculacciate sarà probabilmente più propenso, crescendo, a essere violento e a picchiare i propri amici, dare vita a risse e riproporre le medesime violenze da adulto. Questa potrebbe anche essere una spinta inconsapevole, con il vero desiderio da parte dell’adulto di essere gentile, ma preso da pulsioni difficilmente controllabili che vengono da decenni addietro.
Elizabeth Gershoff, professore associato di Sviluppo umano e scienze della famiglia dell’Università di Austin sostiene rispetto al fatto che nel passato la sculacciata veniva considerata un mezzo educativo:
“Tutto è andato bene NONOSTANTE le sculacciate, non grazie ad esse“
Una ricerca dell’Università del Michigan durata 50 anni con un campione di 150 mila bambini ha evidenziato, con i suoi risultati, che la sculacciata ottiene un risultato esattamente opposto a quello desiderato.
I bambini infatti tendevano ad avere un atteggiamento di sfida nei confronti dei genitori e diventavano violenti, antisociali, sviluppavano problemi di salute mentale e cognitivi.
La sculacciata porta quindi i figli a:
- allontanarsi dall’adulto
- avere scarsa autostima
- avere scarsa fiducia in se stesso e nell’altro
- usare violenza
- sviluppare problemi di salute mentale
- fronteggiare problemi cognitivi
- compromettere i rapporti
- soffrire di depressione
Se ti interessa, ti linkiamo un articolo di Harvard in cui vengono descritte le conseguenze delle sculacciate sul cervello del bambino.
“Ma sì, siamo cresciuti tutti bene!”
Sono in molti a sostenere che la sculacciata sia una semplice pacca sul sedere e che fatta sul pannolino non fa male al bambino, ma si ritiene abbastanza incisiva per far capire l’errore al bambino.
Ne siamo così sicuri?
La potenza di un adulto è nettamente superiore a quella di un bambino e il suo corpo è molto più piccolo: in questo caso, se volessimo fare una prova proporzionale, dovrebbe esserci una mano enorme che ci sculaccia per provare la stessa sensazione ma… dubito che qualcuno lo voglia realmente provare.
Molti fanno obiezione sull’età del bambino: da piccoli va bene, da grandi invece si tratta di violenza. Qual è il giusto confine? Ma soprattutto CHI definisce quando la sculacciata diventa violenza?
Quando un bambino è troppo grande per ricevere le sculacciate e si dovrebbe smettere?
La linea di confine è molto sottile e la decisione di sculacciare o meno il proprio bambino è una decisione lasciata, per il momento, al genitore.
Un’altra domanda che normalmente poniamo ai sostenitori di questo “metodo educativo” è: “quindi sei disposto a prenderle se fai un errore”?
Immancabilmente, le risposte sono confuse e negative: nessuno di questi genitori modello è disposto ad essere picchiato per un errore, ma se è sul bambino, allora è giusto. Non si capisce bene la logica, ma è così comune e stereotipata che è quasi una certezza quando questa domanda viene posta.
E per rispondere alla domanda del titolo, presentiamo due riflessioni:
- Chi dice che sei cresciuto “bene”?
- È cresciuto bene chi non ha subito i danni elencati precedenti, non “tutti”.
È logica davvero molto semplice, ma non capiamo perché sulla sculacciata anche le persone di media intelligenza spesso vanno in cortocircuito.
In ogni caso, esistono molte alternative che funzionano meglio delle sculacciate, vediamo insieme quali possono essere.
Le alternative alle sculacciate.
Di alternative alla sculacciata ce ne sono davvero tante.
Il dialogo è sempre una buona alternativa, grazie ad esso infatti possiamo esprimerci e trovare comprensione e confronto. I bambini capiscono molto di più di quanto immaginiamo e possiamo dialogare con loro prima ancora che riescano a parlare. Spiegare sempre il perché un comportamento è sbagliato, aiuta il bambino a comprendere i nessi di causalità.
Prendersi una pausa è anch’essa un’alternativa molto valida: se ci troviamo in una situazione molto stressante, staccare la spina per 10 minuti e cambiare stanza, lasciando nostro figlio con qualcun altro di fidato, ci aiuterà a tornare in controllo e ad affrontare più serenamente e più lucidamente la situazione.
Se sai che ci sono delle situazioni che portano allo scontro e ad eventuali crisi, anticipale: dovresti conoscere il tuo bambino meglio di chiunque altro. Se non è così, è il momento di cominciare ad osservarlo con maggiore attenzione.
Se ti dovesse scappare una sculacciata nessuno ti metterà al patibolo, può succedere, la cosa importante è non farla diventare un’abitudine pessima e distruttiva. E, soprattutto, non iniziare a giustificarla, perché non c’è nessun buon motivo al mondo per farlo.
Ci sono molti metodi migliori della sculacciata per educare i bambini. Naturalmente richiedono un po’ di preparazione ed è per questo che abbiamo creato diversi percorsi che ti permettono di instaurare un ambiente sereno per la tua famiglia, in cui tutti possono essere felici.
Noi siamo con te.
Noi di Genitore Informato siamo contro ogni forma di violenza e prepariamo regolarmente i genitori per usare una comunicazione non violenta e metodi educativi che funzionino davvero e creino un ambiente salutare in famiglia.
Abbiamo creato la guida Capricci Addio e il suo completamento Genitore Fuoriclasse per permettere a tutti di gestire con calma le situazioni di crisi in famiglia e di creare l’ambiente più sereno possibile, dove non sarà mai necessario usare nessun tipo di violenza.