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Settembre 22, 2023

Sharenting è un neologismo che descrive il fenomeno sempre più diffuso dei genitori che condividono informazioni e immagini dei propri figli sui social media. Tuttavia, anche se può sembrare un gesto innocuo e affettuoso, lo sharenting può comportare rischi anche molto importanti, e problemi sia per i genitori che per i figli. In questo articolo, esploreremo in dettaglio lo sharenting, i problemi che può causare, i rischi dei social network e il modo migliore di comportarsi.

Cosa significa sharenting?

Il termine “sharenting” è una contrazione delle parole “sharing” (condivisione) e “parenting” (genitorialità). Si riferisce alla pratica dei genitori di condividere informazioni e immagini dei propri figli su piattaforme di social media come Facebook, Instagram, Twitter, Tik Tok ecc. Questa tendenza è diventata sempre più popolare con la diffusione dei social media e l’accesso sempre più facile alla tecnologia e quindi anche questo neologismo sta prendendo spazio nelle menti dei genitori italiani e nei media che ne parlano sempre più spesso.

Quali sono i problemi che può causare lo sharenting?

Lo sharenting può causare vari problemi. Uno dei più evidenti è la violazione della privacy dei bambini. I bambini, soprattutto quelli molto piccoli, non hanno la capacità di dare un consenso informato alla condivisione delle loro immagini e informazioni personali online. Inoltre, una volta che queste informazioni sono condivise online, diventa quasi impossibile rimuoverle completamente.

Se questo potrebbe non sembrarti un problema, immagina questo: ci sono decine di immagini del volto dei tuoi figli online. In alcuni dei video, hai detto il loro nome e, magari, hai mostrato foto del loro compleanno.

sharenting

Quanto ci vuole a connettere quei punti e creare false identità con cui fare acquisti illegali, per esempio? Questo è solo uno dei modi “particolari” in cui dati e immagini che sembrano innocue, diventano pericolose. Con l’avvento dell’Intelligenza artificiale che può modificare anche l’età dei volti in maniera molto realistica, il numero di illeciti che si possono compiere con pochi dati e foto è ancora più grande.

Sapere come si chiamano i bambini, che volto hanno e dove abitano (sì, spesso si può capire dove abiti da alcuni punti di riferimento in foto e video), può permettere a uno sconosciuto di distrarli un attimo al parco, per esempio, e portarli via.

Un altro possibile problema, condiviso con i social media in generale, è che lo sharenting può creare un’immagine distorta della realtà. I genitori possono essere tentati di condividere solo i momenti positivi e felici, creando l’illusione di una vita familiare perfetta. Questo può mettere pressione sia sui genitori che sui bambini per mantenere questa immagine di perfezione.

Quali sono i rischi dei social network?

I social network possono rappresentare un rischio per la privacy e la sicurezza. Le informazioni condivise possono essere utilizzate da terzi per scopi malevoli, come il furto di identità o il cyberbullismo. Inoltre, le foto dei bambini possono attirare l’attenzione di persone malintenzionate che possono usarle per qualsiasi scopo, inclusa la pedopornografia.

Un altro rischio è l’effetto potenzialmente dannoso sui bambini. I bambini possono sentirsi sotto pressione per conformarsi alle aspettative create dalle immagini condivise dai loro genitori. Questo può avere effetti negativi sulla loro autostima e sul loro benessere emotivo.

I social network, inoltre, sono ingegnerizzati per creare dipendenza lavorando pesantemente sul circuito della dopamina: un genitore dipendente dai social rischia di normalizzare questa situazione e aumentare le possibilità che anche il bambino risulti dipendente dai social quando potrà usarli.

Quali sono altri rischi legati allo sharenting?

Oltre ai rischi legati ai social network, lo sharenting può comportare altri rischi. Ad esempio, può contribuire alla creazione di un “dossier digitale” dei bambini che può essere accessibile a futuri datori di lavoro, istituti di istruzione o partner. Queste informazioni possono essere usate per giudicare o discriminare i bambini in futuro, che potrebbero diventare vittima di bullismo. Spoiler: già avviene per quei bambini che hanno subito quest’abitudine e adesso sono adolescenti.

Inoltre, lo sharenting può interferire con lo sviluppo dell’indipendenza dei bambini. Se i genitori condividono costantemente le esperienze dei loro figli, i bambini possono iniziare a sentirsi come se fossero sempre sotto sorveglianza.

Qual è il modo migliore di comportarsi?

La migliore strategia per i genitori è quella di non condividere immagini dei propri figli.

Se si decide invece di condividere, è meglio farlo con grande consapevolezza e attenzione.

Prima di postare qualcosa, è importante chiedersi se il contenuto potrebbe in qualche modo danneggiare il bambino ora o in futuro. Inoltre, è importante rispettare la privacy del bambino e chiedere il suo consenso quando è abbastanza grande per capire il significato della condivisione online.

È anche importante configurare correttamente le impostazioni di privacy sui social network per limitare chi può vedere le informazioni condivise. Infine, è sempre una buona idea pensare due volte prima di condividere informazioni personali o sensibili online, sia tue che dei tuoi figli.

Noi siamo con te.

Da Genitore Informato, comprendiamo le sfide e i rischi legati allo sharenting. Siamo qui per aiutarti a navigare in questo mondo complesso con guide, corsi e consulenze personalizzate. Ricorda, la sicurezza e il benessere dei tuoi figli sono la priorità più importante e noi siamo qui per aiutarti e renderti la vita più semplice.

Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
Fondatrice di Genitore Informato e ideatrice del metodo Sonno Felice - certificata Sonno Sicuro e Primo Soccorso Pediatrico - supporta i genitori nel loro viaggio dal 2014.

Dott. Severino Cirillo

Laureato in Community Health, è il CEO di Genitore Informato e si occupa di validare l'informazione scientifica del blog e coordinare il team di esperti della redazione, composto da ginecologi, ostetriche, psicoterapeuti e altre figure del benessere e della salute in gravidanza, perinatale e genitoriale.

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