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Ottobre 4, 2021

Togliere ciuccio: una delle preoccupazioni maggiori di mamme e papà, può rappresentare un momento veramente delicato nella vita di un bambino.

Alla nascita del tuo bambino ti sarai sicuramente chiesta: “meglio il ciuccio o il dito in bocca?

Dare il ciuccio è sicuramente una scelta non semplice, molti lo sconsigliano per non interferire con l’allattamento, altri invece lo consigliano per prevenire la SIDS, se ti trovi qui probabilmente è perché hai dato il ciuccio al tuo bambino, vediamo insieme qualche consiglio per capire quando iniziare a toglierlo e sopratutto come.

Quando togliere il ciuccio

La prima regola da seguire è quella di non togliere il ciuccio quando sono già in atto dei cambiamenti radicali nella vostra quotidianità.

I bambini sono molto abitudinari, ecco perché le routine e la stabilità quotidiana sono importanti, proprio perché all’interno di queste routine il bambino si tranquillizza e si sente al sicuro.

Quando si interviene andando ad agire su queste abitudini, spezzandole, il bimbo si troverà destabilizzato, improvvisamente catapultato in una realtà che per lui è nuova. Per questo motivo è importante evitare di togliere il ciuccio quando ci sono altri cambiamenti in atto, ad esempio l’inserimento al nido, l’arrivo di un fratellino o di una sorellina ma la dentizione o la fine dell’allattamento.

La scelta migliore quindi è trovare un momento tranquillo dove mamma e papà sono disponibili ad accogliere la frustrazione e l’eventuale tristezza del proprio piccolo.

Sicuramente il consiglio è quello di toglierlo prima dei tre anni, perché dopo può interferire con varie abitudini e con la crescita dei denti.

Essere decisi

Quando si decide di togliere il ciuccio è necessario essere convinti di farlo.
Questo perché mostrare dei tentennamenti creerebbe ancora più confusione nel bambino, che di conseguenza ne rimarrebbe ulteriormente spiazzato.

È quindi di assoluta importanza essere fermi e decisi quando si va incontro a questo step, mostrando comunque empatia e amore.
Qualche lacrima, purtroppo, sarà inevitabile, sono rari i casi in cui il bambino di sua spontanea volontà decide di lasciarlo. Prepariamoci quindi a confortare le sue lacrime e mostrarci più disponibili a coccole e amore.

È importante essere decisi evitando passi indietro coinvolgendo in questa decisione tutti coloro che circondano il mondo del bimbo e dei genitori: nonni, zie, baby-sitter e quant’altro.

È importante, prima di togliere il ciuccio, individuare i momenti che, fino a quel momento, venivano gestiti con il ciuccio.

Prima ancora di togliere il ciuccio può essere molto utile provare ad osservare il proprio bambino: in questo modo sarà possibile individuare quali sono i bisogni che normalmente ricopre con l’ausilio del ciuccio, ad esempio:

Riuscire a capire qual è il problema aiuterà a risolverlo anche senza l’aiuto del ciuccio.

Peperoncino sul ciuccio?

Dare al ciuccio un sapore amaro o una conformazione non ideale è un comportamento che noi di Genitore Informato sicuramente non riteniamo valido.

Spesso viene proposto ai genitori di mettere sul ciuccio un po’ di peperoncino o di qualche sostanza particolarmente sgradevole, questi metodi oltre a non aiutare il bambino a elaborare il distacco, possono anche essere molto pericolosi.

Mettere il peperoncino sul ciuccio è infatti estremamente pericoloso, il bambino potrebbe aspirare il peperoncino se in polvere, oppure potrebbe toccarlo con le mani e poi strofinarsi gli occhi e quindi avere una reazione irritante.

Non ascoltare quindi chi ti consiglia di utilizzare questi vecchi metodi datati.

Tagliare il ciuccio?

Anche tagliare il ciuccio è un pessimo consiglio.

Il ciuccio è sicuro per il bambino quando non presenta rotture o particolare usura.
Tagliare il ciuccio per far sì che il bambino decida spontaneamente di lasciarlo, dopo aver visto che “non funziona più”, non è la scelta migliore, il bambino potrebbe non abbandonarlo e usarlo tagliato.

Il taglio rende il ciuccio particolarmente pericoloso perché potrebbero staccarsi dei piccoli pezzi e venire ingeriti dal bambino.

Quindi no, il taglio del ciuccio non è una buona soluzione.

Toglierlo gradualmente, passo dopo passo

Questo metodo si contrappone a quello precedentemente illustrato, ma può risultare comunque particolarmente efficace per alcuni bambini.
Certi bimbi, infatti, preferiscono un distaccamento graduale da quest’oggetto, non repentino e deciso come quello prima descritto.

In questi casi sarà possibile ridurre di tanto in tanto l’accesso al ciuccio, così da diminuire il suo contatto con esso.
Alla fine sarà il bambino stesso a non cercarlo più, lasciando che la natura segua semplicemente il suo corso.

Questa tecnica non funziona sempre e non su tutti, ma ogni genitore conosce il proprio bambino e sicuramente saprà valutare se questa modalità è adatta al proprio bambino.

La fatina dei ciucci

Anche questa può essere una soluzione veramente efficace: scambiare il ciuccio con un gioco, ad esempio dicendo di affidarlo alla fatina dei ciucci.
Questa tecnica sarà tanto più valida quanto vostro figlio è grande, poiché ovviamente ci vuole un certo grado di comprensione da parte sua per poter accettare l’utilizzo di questa modalità.

La nostra modalità

Noi di Genitore Informato consigliamo di rendere il bambino consapevole di questo passaggio e non di ingannarlo nascondendolo di notte o tagliandone un piccolo pezzo.

Consigliamo ad esempio di chiedere al proprio bambino di lasciarlo a chi ne ha più bisogno come ad esempio i bambini più piccoli oppure ai cuccioli di un canile.

È possibile infatti mettersi d’accordo con chi gestisce un piccolo canile, recarsi con il proprio bambino e lasciare il ciuccio ai cucciolini più piccoli.

In alternativa si può fare la medesima cosa recandosi però in un nido dove ci sono neonati.

Un alternativa molto usata è anche quella di legare il ciuccio a un piccolo palloncino gonfiato ad elio e lasciare che il proprio bambino lo saluti. Quest’ultima modalità risulta essere però poco ecologica e inquinante.

Conforto e amore

Come hai potuto notare togliere il ciuccio non è affatto facile, per il bambino non è semplice lasciare quel piccolo oggetto che tanto l’ha consolato nei momenti difficili.

Quando decidi di fare questo grande passo prenditi del tempo per confortare il tuo bambino, coccolarlo e aiutare a gestire al meglio i momenti difficili che si troverà a vivere.

Un abbraccio, qualche parola di conforto e tanto amore lo aiuteranno a superare anche questa difficoltà.

Non arrabbiarti con il tuo bambino se mostra particolari difficoltà, ci vuole solo tempo e tanta pazienza.

Se stai pensando di togliere il ciuccio al tuo bambino e non riesci a trovare la modalità più adatta a lui e vuoi essere supportata, contattaci e fisseremo una consulenza insieme dove ti aiuteremo ad affrontare questo momento importante.

Se vuoi richiedere una consulenza con Claudia, clicca questo link:

CONSULENZA CON CLAUDIA

Dott.ssa Claudia Denti

Laureata in Scienze dell’Educazione, si occupa di aiutare i genitori a crescere bambini sani e felici secondo principi validati dalla comunità scientifica.
Fondatrice di Genitore Informato e ideatrice del metodo Sonno Felice - certificata Sonno Sicuro e Primo Soccorso Pediatrico - supporta i genitori nel loro viaggio dal 2014.

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