La somministrazione del vaccino COVID bambini è ora possibile, ne hanno diritto i bambini età compresa tra i 5 e gli 11 anni è stata approvata dall’AIFA in data 1 dicembre 2021.
Dal 16 dicembre sarà quindi possibile effettuare la prenotazione per vaccinare i bambini che si trovano nella fascia d’età suddetta.
In merito alla vaccinazione sono tante le domande che ancora si pongono i genitori; vediamo di rispondere a qualcuna di queste e fare un po’ di chiarezza sull’argomento.
Da che età posso vaccinare il mio bambino?
In base alle indagini intercorse nei mesi scorsi riguardo la sicurezza e l’efficacia del vaccino nei bambini l’AIFA, ossia l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha approvato la vaccinazione per la fascia di età compresa tra i 5 e gli 11 anni.
Ricordiamo che l’AIFA è un ente regolatore ed è il gruppo preposto a controllare proprio la sicurezza di tutti i farmaci così che possano essere commercializzati.
Lo fa sulla base di tutti i dati disponibili e se decide di approvare un farmaco, significa che è abbastanza sicuro per essere approvato.
Dunque, i genitori dei bambini che si trovano in questa zona di età possono richiedere appuntamento per la prenotazione vaccino COVID che verrà somministrato con un dosaggio diverso rispetto a quello degli adulti.
La dose di vaccino prevista per i bambini è pari a un terzo rispetto a quella degli adulti; la vaccinazione avviene in due momenti, la seconda dose a tre settimane dalla prima.

Il vaccino è sicuro?
La domanda che si pongono la maggior parte dei genitori è: il vaccino COVID bambini è sicuro?
A dire la verità molte mamme, si chiedono se ci si possa vaccinare anche durante l’allattamento, a questa domanda però ormai i pareri sembrano essere tutti positivi: è possibile vaccinarsi in allattamento.
Vaccinare il proprio figlio è una scelta individuale tuttavia la sperimentazione eseguita per l’approvazione ha dimostrato che nei 2268 bambini coinvolti il farmaco è riuscito ad abbassare il rischio di contrarre la malattia sintomatica del 90,7% rispetto al placebo.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali lo studio ha fatto emergere dati importanti.
In primo luogo non sono stati registrati casi di pericarditi e miocarditi né eventi avversi.
La somministrazione ha inoltre evidenziato la comparsa di lievi effetti collaterali (quali dolori influenzali) minori rispetto che negli adulti.
Per quello che riguarda gli effetti a lungo termine i ricercatori hanno evidenziato che l’mRNA (sul quale è basato il vaccino contro il COVID) non rimane nell’organismo, ma diversamente viene distrutto ed eliminato dalle cellule nel giro di pochi giorni successivi all’inoculazione.
Questo sta a significare che non sono previsti effetti collaterali gravi nel lungo periodo.
A dichiarare la sicurezza del vaccino ci sono inoltre il CDC americano (Centro per la prevenzione e per il controllo delle malattie) il quali si è schierato a favore del vaccino dopo i risultati delle somministrazioni su oltre 3 milioni di bambini.
In particolare il CDC ha monitorato lo stato di salute dei bambini ai quali è stato somministrato il vaccino affermando che eventuali effetti avversi possono manifestarsi entro le sei settimane dalla vaccinazione; l’osservazione dei bambini vaccinati è durata invece due mesi, ossia otto settimane, dove non si sono avuti casi avversi.
A favore del vaccino sui bambini tra i 5 e gli 11 anni sono intervenute anche varie autorità mediche come il Comitato per i medicinali per uso umano (ha dichiarato che i benefici della vaccinazione superano i rischi che può avere la malattia), la FDA americana che si è dimostrata dello stesso avviso e l’EMA, l’ente regolatore del farmaco europeo (l’approvazione da parte di AIFA è avvenuta successivamente a quella di EMA).
Anche la Società Italiana di Pediatria ha già preso una posizione netta in merito alla vaccinazione sui bambini di età inferiore ai 12 anni raccomandandola.
Quale vaccino fanno ai bambini?
Per quanto riguarda la tipologia di vaccino studiata per i bambini in fascia di età dai 5 agli 11 anni la risposta è Comirnaty ossia un vaccino mRNA di Pfizer-BioNTech.
Questo tipo di vaccino è già stato approvato per gli adulti in data 21 dicembre 2020 ed è classificato come farmaco mRNA a differenza della maggior parte dei vaccini tradizionali dove vengono somministrate parti inattive del virus.
Il vaccino bambini contro il COVID, invece, si basa su un altro tipo di somministrazione che consiste nel fornire alle cellule una serie di informazioni sotto forma di mRNA capaci di permettere all’organismo di ricreare la proteina spike del virus.
Una volta che le cellule riescono a costruire la proteina spike del COVID, possono assemblarla ed espellerla e fare in modo che se viene contratto il virus, ci saranno anticorpi capaci di riconoscerlo immediatamente e quindi combatterlo.
Per fare in modo che il vaccino abbia un effetto positivo è necessario che tra le due dosi non passino più di 42 giorni.

Perché vaccinare i bambini
Anche se non ci sono stati molti casi gravi di COVID bambini, la vaccinazione nella fascia di età suddetta comporta un effetto di protezione duplice.
In primo luogo i bambini possono proteggersi l’uno con l’altro e, in secondo luogo, possono contribuire ad avvicinarsi alla cosiddetta immunità di gregge.
Allo stesso tempo più persone sono vaccinate e minore sarà la forza del virus che, con il passare del tempo, non troverà più organismi attaccabili e finirà con lo scomparire o diventare comunque innocuo.
La variante Omicron è più contagiosa rispetto alle altre e proprio per questo motivo si è notato nell’ultimo mese un incremento esponenziale del virus tra i bambini di età inferiore ai 12 anni con conseguenze dannose importanti per le categorie di bambini fragili che possono venire contagiati non solo dagli adulti ma anche dai loro coetanei, soprattutto nelle aule scolastiche.
La vaccinazione contro il COVID nei bambini al di sotto dei 12 anni comporta quindi una serie di vantaggi.
Per prima cosa i bambini vaccinati possono evitare di contrarre una forma grave del virus (infatti non è mai possibile sapere in anticipo come si evolverà la malattia una volta presa); in secondo luogo viene ridotta la trasmissione del virus nei confronti di persone anziane e con patologie gravi che non consentono la vaccinazione.
Vaccinando i bambini è inoltre possibile mantenere una continuità scolastica e sportiva, utile al corpo e alla mente. Mai sottovalutare i vantaggi di una vita psicosociale sana.
Dunque, possiamo dire che secondo tutte le autorità del campo, la raccomandazione è di vaccinare i bambini tra i 5 e gli 11 anni perché oltre ad essere sicuro, aumenta la copertura e la possibilità di uscire dalla pandemia e tornare alla normalità.